L’ex calciatore della Roma Toninho Cerezo, inserito tra i candidati della Hall of Fame giallorossa, ha ricordato il suo passato nella capitale ai tempi di mister Liedholm e del presidente Viola, ed ha espresso un giudizio sul mercato che Baldini e Sabatini stanno conducendo in Brasile con gli arrivi imminenti di Castan e Dodò dal Corinthians. Ecco l’intervista di Cerezo all’emittente Centro Suono Sport:
La Roma ha istituito la Hall of Fame, sei stato considerato un pezzo di storia del club. Fa piacere questo riconoscimento?
“L’unica cosa che rimane è questo, aver fatto un buon lavoro, aver giocato un bel calcio e averlo giocato in un grande squadra come la Roma”.
Lei realmente disse ‘il vero brasiliano sono io, non Falcao’?
“Non posso dire nulla (ride, ndr). Non esiste mai uno che è meglio, c’è sempre il collettivo, la squadra”.
Hai giocato 3 anni nella Roma, tutti i tifosi ti ricordano con il cuore.
“Questa è una cosa personale, io sono fatto un po’ cosi, alla romana, riesco a stare insieme a tutti, anche con Di Bartolomei e Paulo (ride ndr). Io volevo solo giocare calcio e questo è stata la mia fortuna. La mia vita è sempre stata cosi con il sorriso e la voglia di vivere. Mi fa felice l’amore del tifoso romanista perché significa che ho giocato bene”.
E’ vero che andava a Trigoria in bicicletta e Viola si spaventò quando lo seppe?
“Liedholm era rimasto un po’ preoccupato, abitavo all’Eur e andavo in bicicletta a Trigoria. Per me era una cosa normale, Liedholm mi fece un discorso”.
Fronte mercato, stanno per arrivare Dodò e Castan.
“Se vuoi sbagliare pochissimo vai sui brasiliani, perché hanno una bella tecnica e si adattano benissimo. Il calciatore brasiliano in Italia ha fatto sempre bene. Adesso con Zeman vorrei essere lì per vedere allenamenti e preparazione”.