Corriere della Sera (M. Ferretti) – Costato da solo sette volte più di quanto sono costati tutti assieme Dybala, Belotti, Mtic, Wijnaldum, Camara, Solbakken e pure Svilar. Il turco Zeki Celik sta meravigliando critica e tifoseria per un rendimento scadente. E l’autogol da cacciata immediata da qualsiasi scuola calcio contro la Cremonese c’entra poco o niente. Ciò che sconcerta, rileggendo i primi mesi della sua esperienza romana, è la sistematica incapacità di essere protagonista in positivo.
Si è detto per settimane, Celik soffre il ruolo di esterno in una difesa a 3 perché non ha mai giocato in quella posizione. Nessuno, ovviamente, si aspettava che avrebbe fatto rivivere i fasti di Cafu o Maicon, ma nemmeno che il suo apporto sarebbe stato cosi misero. Si sperava che potesse dare una robusta mano al gruppo, probabilmente ci ha provato ma non ci è riuscito.