Il Messaggero (S. Carina) – Se una risata ci seppellirà, figuriamoci due. Lukaku – in pieno stile Bakunin – ci ha preso gusto. Prima l’ilarità marcata nel post-Brighton, quando gli è stato chiesto del futuro. L’altra sera, dopo l’amichevole tra Belgio e Inghilterra a Wembley, il centravanti ha concesso il bis. Un’altra risata delle sue, fragorosa, di cuore, supportata da una risposta sibillina: “Se volevo fare una buona impressione? Dovete chiederlo al Chelsea“. Al momento il club inglese si è limitato a fare il prezzo: 43 milioni di euro al cambio. A queste condizioni, se si somma l’ingaggio di 10 milioni sprovvisto del Decreto Crescita, riscattarlo è un’operazione insostenibile. Lo sa la Roma, ne è consapevole Romelu, ne è cosciente De Rossi. Dybala nei prossimi giorni tornerà in gruppo ma con il calendario che attende i giallorossi l’impiego verrà deciso in extremis. E allora chi meglio di Romelu può prendersi sulle spalle la squadra? Tra l’altro, riavvolgendo il nastro, fu proprio il belga a far impazzire all’andata l’Olimpico con la rete del successo contro i salentini al 95′. Un uno-due nel tempo di recupero, propiziato da Azmoun (ora fermo almeno un mese dopo il ko in Nazionale) e concluso da Lukaku, che oggi pesa tantissimo. Tocca al belga quindi.
In totale finora ha segnato 18 gol in 37 partite tra campionato e coppe, con una media di quasi una rete ogni due gare. Partito fortissimo si è arenato per riprendere a dicembre, prima dell’esonero di Mou. Con De Rossi la media è scesa (4 gol in 12 gare) ma non il feeling con Daniele che oltre ad impiegarlo sempre, se lo coccola appena può. La Roma non può fermarsi. Lo scorso anno, proprio a Lecce, perse punti preziosi, facendosi recuperare in classifica da Milan e Atalanta al terzo posto. Adesso – con una serie di scontri diretti (Napoli-Atalanta, Lazio-Juve e Fiorentina-Milan) che caratterizzeranno il prossimo weekend – non se lo può più permettere.