Il Messaggero (G. Lengua) – Chi lo ha incontrato ieri a Trigoria, descrive Paulo Dybala motivatissimo a tornare contro il Lecce. Se bastasse questo, l’argentino sarebbe di merco tra i titolari alla ripresa del campionato, ma l’attenzione massima va data ai suoi muscoli. Accelerare i tempi più del previsto, potrebbe essergli fatale. Non c’è da scherzare con l’adduttore e lui è il primo a saperlo. La fragilità di Dybala era nota a Mourinho e lo è anche a De Rossi che gli ha dato piena libertà di gestione.
Ha giocato il 56% delle partite da titolare da quando è arrivato alla Roma, ma i suoi gol e suoi assist sono stati in gran parte decisivi. A Roma Paulo ha trovato l’ambiente ideale in cui vivere, una città che lo ha accolto con un Re riversandosi in migliaia al Colosseo quadrato il giorno della presentazione. Addirittura, in tantissimi sono andati contro l’idolo incontrastato Francesco Totti quando si è permesso di muovergli una velata critica.
Cosa fare in vista dell’attivazione della clausola rescissoria a luglio 2024? È meglio rischiare che qualsiasi club internazionale possa prenderlo a 12 milioni, oppure, rinnovargli il contratto fino al 2026 a 6/7 milioni a stagione? Valutazioni che farà il direttore sportivo che verrà annunciato entro il mese di giugno. Chi ci sarà certamente in panchina contro il Lecce è Tammy Abraham. Lui sarà determinante in questo fine stagione per via dell’infortunio di Azmoun in nazionale.