Corriere dello Sport (Lorenzo Scalia) – La sua estate è iniziata segnando contro Boreale e Latina, poi è finita a Tirana con un assist da veterano per El Shaarawy e un paio di tiri (uno di destro e uno di sinistro) che forse meritavano più fortuna. Il meglio però deve ancora venire. Perché il suo nome sarà sparato sul maxischermo dell’Olimpico. E poi c’è il possibile esordio in corsa contro la Salernitana. Riccardo Pagano, 18 anni, è la sorpresa della Roma versione precampionato.

La mancata convocazione per l’Europeo Under 19, al quale hanno partecipato Pisilli e Faticanti, gli ha permesso di folgorare Mourinho. La conferma, del resto, è arrivata proprio dallo Special One che al nostro giornale ha detto: “Diventerà bravo. Pagano sarà come Bove”, l’ex numero 10 della Primavera potrebbe essere il primo cambio a centrocampo se i nuovi arrivati Renato Sanches e Paredes non fossero in condizione di giocare. Nelle ultime stagioni il portoghese ha fatto crescere Bove e Zalewski prima di lanciare i vari Volpato, Tahirovic, Afena-Gyan e Missoni, baby che hanno portato un tesoretto nelle casse della Roma dopo lo “stage” alla corte dello Special One.

Pagano è l’ultimo della lista, che comprende anche il nome di Pisilli, un altro centrocampista che però ha caratteristiche diverse (meno tecnico ma più bravo negli inserimenti) e un esordio in prima squadra già mandato in archivio. Pagano è considerato da sempre un predestinato a Trigoria, dove è arrivato da bambino, non aveva neanche 10 anni sotto la benedizione di Bruno Conti. Per tantissime stagioni ha fatto avanti e indietro da Tivoli per gli allenamenti: circa 100 chilometri tra andata e ritorno.

Nel settore giovanile da attaccante, da trequartista e intero di centrocampo. Le prime presenze in Primavera sono arrivate sotto la gestione Alberto De Rossi, due anni sotto età. Ma è esploso l’anno scorso con Federico Guidi, dopo aver fatto il vice Volpato. La sua stagione, condita da un rinnovo fina al 2026, è stata particolare perché inizialmente ha perso il posto in squadra, ma quando l’ha ripreso non lo ha più lasciato.