(ANSA) – “Al momento, lo studio di fattibilita’ sullo stadio della Roma che ci e’ stato presentato presenta una richiesta di compensazione basata su dati numerici, e’ una proposta troppo semplificata. L’amministrazione comunale valutera’ le conseguenze dell’interesse pubblico della proposta. Insomma, l’obiettivo non e’ quello di ricevere questa proposta come ci e’ stata depositata ma fare un lavoro perche’ emerga un interesse pubblico”. Lo ha detto l’assessore capitolino all’Urbanistica, Giovanni Caudo, intervenendo a RadioRadio. “Abbiamo ricevuto la proposta da un privato – aggiunge -, non e’ un nostro progetto. E la legge sugli stadi, ad un privato che ha un contratto con una squadra di calcio, da’ la possibilita’ di presentare uno studio di fattibilita’. La proposta parla di 270 milioni necessari per realizzare opere infrastrutturali; i proponenti ne metterebbero 50, gli altri 220, spiega sempre il progetto, sarebbero sempre appannaggio del privato in cambio di cubature“. L’assessore ha sottolineato che “il Campidoglio non si e’ ancora espresso. Vogliamo realizzare uno stadio innovativo ma anche un riordino dell’area da un punto di vista dei trasporti. Ecco perche’ analizzeremo con scrupolo e rigore i conteggi che la proposta contiene. Ci e’ chiaro l’interesse del tifoso e di chi fa la proposta, ma dobbiamo far emergere anche l’interesse pubblico, della cittadinanza”. Caudo ricorda che il 31 luglio si riunira’ la conferenza dei servizi preliminare nella quale tutti i soggetti coinvolti daranno delle condizioni o delle prescrizioni che sono vincolanti. Il privato quindi dovra’ apporre le modifiche e solo dopo il progetto andra’ conferenza dei servizi in Regione che dara’ gli eventuali permessi. ”Ci teniamo che il dibattito sullo stadio della Roma avvenga in maniera trasparente, e parte dalla scelta di questa amministrazione di pubblicare tutto lo studio senza nascondere nulla. Il Campidoglio – conclude – e’ davvero una casa di vetro, e questo e’ un grande esempio di democrazia”.
