Il Messaggero (S.Carina) – Leandro Castan, atto terzo. Il brasiliano ci (ri) prova. È in ballottaggio con Ruediger (che rimane favorito) per un posto da titolare al fianco di Manolas (ieri uscito prima dal campo per un colpo alla coscia: nulla di preoccupante, nonostante la borsa di ghiaccio sull’arto, a tal punto che oggi il greco dovrebbe tornare ad allenarsi col gruppo). Quella dell’ex Corinthians è però una corsa in salita. Tre i motivi: 1) Garcia ha già spiegato nelle scorse settimane come preferisca cambiare poco i due centrali difensivi per trovare la sincronia giusta. 2) Il tedesco sta bene e nonostante continui ad essere stroncato dalla critica e dai tifosi, a Trigoria sono soddisfatti del suo operato 3) Perché dopo la batosta con il Barcellona, quella con l’Atalanta diventa ancora di più una partita da vincere. Dunque, in teoria, spazio a chi sta meglio fisicamente. E sotto questo aspetto Ruediger non ha rivali.
LA RINCORSA DI LEO – Cosa può far sperare il brasiliano? Gli otto gol subiti tra Bologna e Barcellona, il fatto che nonostante si continui a parlare di scelta tecnica, tale non può essere vista l’abilità del brasiliano con il pallone tra i piedi e la difficoltà nella quale va incontro il tedesco quando è chiamato ad impostare da dietro (cosa che gli allenatori avversari gli lasciano fare sempre più spesso). Al massimo può essere considerata una scelta fisica: tra i due, come già spiegato, Ruediger dà maggiore affidabilità. Ma contro l’Atalanta che gioca con una sola punta centrale (Pinilla o Denis), un marcatore (Manolas) potrebbe bastare. Coprire Moralez e Gomez non sarebbe comunque compito del secondo centrale difensivo ma dei due esterni di fascia che a loro volta dovrebbero essere aiutati dai raddoppi dei due esterni offensivi. E poi ci sono le parole di Garcia che magari si diverte a fare pretattica alla vigilia delle partite ma quando parla dei ‘suoi’ ragazzi difficilmente mente. Il sabato prima della gara con l’Empoli (16 ottobre), il tecnico aveva detto che «Leo da qui a Natale troverà il suo spazio». Lo trovò, a sorpresa, il giorno dopo, per poi finire nuovamente nel dimenticatoio. Dando uno sguardo al calendario, se Castan non gioca domani, difficilmente potrà farlo prima della sosta natalizia, tra Torino, Bate Borisov, Napoli e Genoa (la gara di coppa Italia con la vincente tra Salernitana e Spezia dovrebbe essere spostata per esigenze televisive a gennaio). Negli ultimi allenamenti è stato alternato sia al fianco di Manolas che a Ruediger. Chi invece è sicuro del posto è Iago Falque (autore di una doppietta, l’ultima volta che a maggio ha incontrato l’Atalanta): «Siamo forti e vogliamo dimostrare che il risultato di Barcellona è stato casuale. Stiamo lavorando per prendere meno gol». Con Castan al meglio sarebbe più semplice.