TuttoSport (A.Baretti) – Non solo Joe Hart. Presto Gianluca Petrachi intavolerà una serie di discorsi con il City e gli agenti del portiere per provare a prolungare il rapporto tra il nazionale inglese e il Torino. Hart che in granata è arrivato con la formula del prestito secco, a differenza di Leandro Castan e Iago Falque, presi invece dalla Roma con la formula del prestito, ma con riscatto libero per il brasiliano e fissato per lo spagnolo. Su Castan c’è infatti una sorta di gentlemen’s agreement tra il ds granata e Walter Sabatini, pari ruolo ma su sponda giallorossa. Tali e tanti sono stati gli incontri e gli affari conclusi dai due club, in estate, che sul riscatto di Castan i due dirigenti hanno deciso di chiudere la pratica attraverso una stretta di mano. Dopo che avevano trovato l’accordo per Bruno Peres, passato dal Toro alla Roma in prestito oneroso con obbligo di riscatto (1 milione subito, 12,5 di riscatto, 1,5 di bonus, più il 20% dall’eventuale cessione dell’esterno), oltreché per i due esterni offensivi consegnati a Sinisa Mihajlovic, lo stesso Iago e Adem Ljajic. E’, il serbo, l’unico dei tre giallorossi per adesso definitivamente acquistato dal Torino.
Nonché l’affare più caro realizzato da Urbano Cairo, in sella al Torino dal 2005: 8,5 milioni più 500 mila euro di bonus, questo ha versato il patron granata nelle casse della società di James Pallotta. Dopo aver fissato cifre e convinto le rispettive proprietà su svariate questioni, Petrachi e Sabatini in riferimento a Castan hanno rimandato la definizione dei dettagli all’estate: attorno ai 4,5 milioni di euro, comunque, il Toro potrà acquisire il cartelino del brasiliano. Tutto apparecchiato, invece, per quanto riguarda Iago Falque: in questo caso il diritto di riscatto in favore del Torino è fissato a 6,5 milioni. I 9 di Ljajic, i possibili 6,5 di Iago e i 4,5 di Castan: 20 milioni di euro che per quanto i tre stanno dando a Mihajlovic (il quale aspetta il rientro del serbo dopo l’infortunio), sono da ritenere investimento intelligente. Castan alla soglia dei 30 anni difficilmente si rivaluterà, mentre Iago e Ljajic, oggi importanti in campo, più avanti potranno anche diventare utili per realizzare corpose plusvalenze di mercato.