La Repubblica (F. Ferrazza) – Il caso Zalewski e la scia di polemiche che ne sono scaturite, ha creato un ulteriore precedente in casa Roma e la necessità di istituire un codice etico legato ai social. Perché se nei contratti dei giocatori sono già previste clausole inerenti i comportamenti antisportivi e il doping, soprattutto negli accordi con i vari sponsor, il mondo virtuale è sempre meno una novità con la quale dover fare i conti. Il video postato dall’amico trapper sulle storie Instagram ha inguaiato Zalewski, ragazzo di origine polacca, cresciuto nella Primavera giallorossa e diventato ben presto uno dei pupilli di Mourinho, che lo considera pronto per il salto tra i grandi. Zalewski sarà multato e riceverà una bella tirata d’orecchie da parte del tecnico portoghese, con la raccomandazione di fare attenzione. E a tutti i giocatori, in particolare ai più giovani, i Friedkin chiedono cautela e senso di responsabilità, convinti della necessità di un codice etico, inserito proprio nei nuovi contratti che tenga conto dei comportamenti da tenere sui profili social.