Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Le vacanze infnite di Francesco Totti nascondono un disagio che lo accompagna dal 28 maggio, la data del suo addio al calcio ancora difficile da metabolizzare. Il Capitano nei giorni scorsi ha fatto un velocissimo blitz a Ibiza, con la moglie, poi ha preso un volo per Londra ed è atterrato all’aeroporto di Gatwick. In ogni scalo è stato accolto dal solito entusiasmo, come se quel “maledetto tempo” non fosse mai passato. A Londra è stato di proposito per una puntata a Wimbledon, per andare a vedere il suo amico Roger Federer, che giocava contro Zverev nell’ultimo match in programma sul Center Court, il campo principale.
VACANZE INFINITE – Sole, mare, tennis, ogni occasione è buona per non pensarsi, per non pensare alla Roma. Per non pensare a quello che è stato e non è più. Da ieri è Sabaudia, per queste vacanze infinite. La Roma è in ritiro a Pinzolo, torna e domenica parte per gli Stati Uniti. Gli avevano fatto sapere che la sua presenza sarebbe stata molto gradita, ma Francesco ha preferito non andare. Non ha detto di no, ma ha fatto perdere le sue tracce. Da quel 28 maggio non ha più visto nessuno. Ha parlato con Di Francesco e De Sanctis, due suoi amici con i quali lavorerà insieme, con Eusebio si scambia qualche messaggio per sapere come vanno le cose, come sarà la squadra e anche Francesco è molto incuriosito, per non dire preoccupato. Ma non ha parlato con nessuno dopo il 28 maggio, tanto meno con Pallotta, con il quale si racconta di una rottura fragorosa. Il saluto quella sera all’Olimpico non è stato certamente affettuoso, ma figuratevi se poi da quel giorno si sono parlati al telefono. Al presidente avrebbe fatto piacere la presenza di Totti alla tournèe negli Stati Uniti, ma Francesco ritiene che non sia ancora giunto il momento di cominciare la nuova avventura di dirigente. Vuole vedere che piega prende il mercato, che squadra sarà affidata a Di Francesco, quali saranno gli obiettivi. Adesso è ancora tutto poco decifrabile. Eppure la sua assenza è palpabile ogni giorno nel ritiro di Pinzolo, dove negli anni scorsi il padre teneva banco con la sua presenza assidua e quella dei suoi amici. Dove ancora oggi le sue maglie con il numero dieci sono ancora le più vendute negli store ufficiali e al campo di allenamento si vedono tanti tifosi indossarla.
DECISIONE – Totti comincerà ad agosto, a ridosso delle prime partite ufficiali, dopo aver stabilito con Monchi compiti e mansioni. Il suo ruolo sarà a metà strada tra la sfera tecnica e quella di rappresentanza, non esattamente come quello che ricopre il suo amico Peruzzi alla Lazio. Sarà un ruolo alla Totti, che come in campo saprà capire da solo la giusta collocazione. E sarà lui a decidere quando cominciare. Perché il magone per quel maledetto giorno dell’addio non è ancora passato e si legge nei suoi occhi l’amarezza per una situazione che è difficile da accettare. Eusebio Di Francesco lo aspetta a braccia aperte, ieri ai tifosi ha raccontato: «Il giocatore che mi ha stupito di più nella mia carriera è stato Totti».