La Nazione (A.Giorgetti) – In attesa della rimandata e a quanto pare aggrovigliata sentenza su Salah, è possibile svelare la richiesta di risarcimento che la Fiorentina ha presentato citando in giudizio il Chelsea e il giocatore. Una composizione che si basa sul lucro cessante e il danno emergente: la cifra richiesta dai legali viola trova fondamento negli accordi con il club inglese (fra i documenti ha rilevanza il diritto di acquisto di Salah fissato a 16 milioni di euro) e sul contratto firmato dal giocatore. Che poi è stato acquisito dalla Roma per 23 milioni e quindi già confrontando le due cifre la Fiorentina ha identificato una minusvalenza di 7 milioni.
Poi c’è l’aspetto del danno emergente, che si fonda sulla diminuzione patrimoniale causata dall’inadempimento per «la ritardata o inesatta prestazione del debitore». Nel caso di Salah la prestazione proprio non c’è stata e la Fiorentina per rinforzare l’attacco ha dovuto sostenere un’altra spesa (5,5 milioni per Kalinic). E siamo a 12 milioni e mezzo, compresa la differenza fra la cifra fissata per il riscatto e il prezzo pagato dalla Roma. Poi per definire l’entità complessiva del danno i legali hanno considerato lo stipendio lordo previsto per 4 anni a bilancio, altri 16 milioni abbondanti. La somma di tutte le voci sfiora quindi i 30 milioni.
Previsioni è difficile farne e la Fiorentina non ha anticipazioni o sensazioni sulla sentenza Fifa. Possibile una squalifica per il giocatore, difficile ottenere un risarcimento così elevato. Ma queste sono le cifre teoricamente in ballo e pur essendoci la possibilità di un appello sono giorni caldi per i legali delle due parti (tre compreso Salah). E la Fifa? Risponde con uno spettacolare mutismo.