Caso Catania, Pulvirenti si dichiara totalmente estraneo ai fatti. Individuato un sistema di corruttela anche del Messina Calcio. Malagò: “E’ imabarazzante, non c’è mai limite al peggio”

Pulvirenti-Catania

«Estraneo alle accuse contestate e certo di potere dimostrare la totale estraneità ai fatti». Questa la posizione del presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, espressa attraverso il suo avvocato, il professore Giovanni Grasso.

«Abbiamo la massima fiducia nella magistratura catanese. Il presidente – ha aggiunto- è certo di poter dimostrare la sua totale estraneità ai fatti ed intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società Calcio Catania spa, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva» (Adnkronos).

«L’inchiesta nasce dal fatto che il presidente del Catania Calcio Pulvirenti era pressato dai tifosi e temeva anche per la sua incolumità; per questo motivo si è rivolto alla Procura». Lo ha detto il procuratore della Repubblica a Catania, Giovanni Salvi, in merito all’operazione ‘I treni del gol‘ su alcune partite del campionato di calcio di Serie B che sarebbero state truccate. «Le indagini – ha aggiunto Salvi – hanno poi preso un filone diverso che ci ha portato a questo risultato, cioè all’individuazione di cinque partite, quasi tutte consecutive, che sono state comprate con i risultati in favore del Catania».

«Non abbiamo avuto ancora contatti con la giustizia sportiva. Le indagini sono recenti – ha aggiunto –indaghiamo a poche settimane dall’ultimo degli episodi. Ci metteremo in contatto certamente con la giustizia sportiva e trasmetteremo tutto ciò che è necessario. Per noi era importante concludere le indagini ora, prima dell’inizio del prossimo campionato, per mettere tutti in condizione fare le loro scelte e prendere decisioni».

«L’inchiesta è partita dalla denuncia di Pulvirenti e poi le attività investigative hanno individuato invece un sistema di corruttela non solo del Catania ma anche del Messina Calcio. I club che sono stati nominati non c’entrano nulla, il club non è stato interessato, si tratta di calciatori». Lo ha detto il questore di Catania Marcello Cardona. «Ogni settimana – ha aggiunto – ne esce una sul calcio. L’altra settimana il Catanzaro, tre settimane fa il Cremona, l’altro ieri la Fifa. Qualcosa credo non quadri». Cardona ha parlato di «un quadro probatorio estremamente chiaro che riguarda sia le scommesse sia le attività di corruttela gravissime, dove sono state individuate anche le somme di denaro portate, date. Una cosa molto complessa».

«Ho letto le agenzie, non ne so niente. Ma si commenta tutto da solo. È una vergogna. È imbarazzante. In giornata forse sapremo qualcosa di più. Certo, non c’è mai limite al peggio». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta l’inchiesta giudiziaria che coinvolge il calcio con il caso Catania (ANSA).

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