In Europa sono famosi per due cose: l’odio per i rivali dell’Ajax e per la polizia. E quest’ultimo sentimento preoccupa molto le forze dell’ordine per la presenza oggi in citta’ di 6 mila tifosi olandesi del Feyenoord, in trasferta per seguire la loro squadra contro la Roma in Europa League. Fra loro ci sarebbe tutto lo «stato maggiore » dell’Scf, il gruppo hooligan responsabile di risse in mezzo continente, con attacchi alle forze dell’ordine. Già ieri sera a Campo de’ Fiori un migliaio di ultrà biancorossi hanno mostrato di cosa sono capaci: si sono ubriacati dalle due del pomeriggio fino a tarda sera, con lancio di fumogeni e bottiglie. Commercianti, frequentatori della piazza e passanti terrorizzati anche su corso Vittorio.
La polizia ha circondato la zona, anche perché gruppi di ultrà ubriachi si sfidavano a spintoni e pugni. Ci sono stati cariche e 20 fermi e i negozianti hanno abbassato le saracinesche, in alcuni quasi chiudendosi dentro i locali. «Mille tifosi ubriachi del Feyenoord stanno assediando da ore Campo de’ Fiori, urinando e tirando bottiglie di vetro. Io ed altri negozianti siamo stati costretti a chiudere»: a raccontarlo è Fabrizio Roscioli, titolare di un panificio nella piazza del centro storico di Roma. «Il quartiere è ostaggio dei tifosi olandesi ubriachi – ancora Roscioli – La fontana era piena di bottiglie. Sono indignato».
La Questura ha approntato un piano di vigilanza per la giornata odierna per seguire gli spostamenti dei tifosi ospiti ed evitare contatti con i romanisti. Prevista l’apertura anticipata dei cancelli dello stadio Olimpico alle 17, mentredalle 15 gli olandesi saranno convogliati sugli autobus e scortati da Villa Borghese fino allo stadio. Ma il pre partita e il post sono anche a rischio scontri. Dall’Olanda sono arrivati poliziotti che conoscono i personaggi più violenti, ma già ieri i giornalisti al seguito della squadra si sono presentati in Questura per sapere come Roma si prepara all’arrivo dei loro tifosi. Una situazione delicata in una città blindata per l’antiterrorismo.
Il Corriere della Sera – R.Frignani