Corriere dello Sport (R.Maida) – La Roma di vocazione internazionale ha una forte anima azzurra. Di Francesco ha spiegato di aver voluto premiare la vecchia guardia contro il Chelsea, schierando quindi per dieci undicesimi i giocatori che erano in organico lo scorso anno. Beh, fra loro si sono distinti tre uomini che potrebbero essere protagonisti nello spareggio mondiale della prossima settimana con l’Italia di Ventura.
FARAONE – In particolare El Shaarawy, al di là della doppietta, si propone come una novità molto interessante per il ct, specialmente se contro la Svezia dovesse essere confermata l’impostazione tattica del 4-2-4. Un’ala che segna e difende, come ha fatto El Shaarawy contro il Chelsea, può essere un’arma molto importante per meritare un ingresso a Russia 2018. Soprattutto ora che si è convinto a giocare anche sulla fascia destra.
IL CAPITANO – Di De Rossi è quasi inutile ricordare l’importanza all’interno del clan Italia. Non convocato per infortunio nelle partite di ottobre, al suo ritorno in Nazionale potrà fornire il contributo di qualità ed esperienza che Ventura si aspetta da un pluricentenario di presenze azzurre (116 finora, è il quarto di sempre insieme ad Andrea Pirlo). In questo caso poi De Rossi sarà avvantaggiato dal riposo: quasi certamente Di Francesco lo lascerà in panchina domenica a Firenze, consegnandolo direttamente al ritiro di Coverciano che dista pochi chilometri dallo stadio Franchi.
IL RIENTRANTE – Nella lista dei convocati poi, se supera un affaticamento a un adduttore, dovrebbe tornare dopo più di un anno Alessandro Florenzi, che nella sua strana vita di terzino ha arricchito la collezione di fuoriclasse capitati dalle sue parti: dopo Neymar e Ronaldo, ha dovuto marcare Hazard. Non sarà un problema adattarsi agli schemi di Ventura. Di cui ovviamente fa già parte Lorenzo Pellegrini, martedì utilizzato per pochi fotogrammi di partita ma ormai romanista forte e maturo.