Tuttosport (C.Vaciago) – Spiace per i dietrologi e i complottisti che dovranno studiarne un’altra, ma l’Udinese non si è scansata. E Duvan Zapata, sul quale Delneri ha puntato moltissimo, rinunciando a Cyril Thereau per inserire i muscoli di Perica pur di non togliere il colombiano, è stato il migliore in campo, segnando un gol e facendo impazzire la squadra di Allegri, messa più generalmente in difficoltà dall’atteggiamento aggressivo dei friulani. «Erano mesi che non vedevamo un’Udinese così brillante», commentavano i tifosi locali abbandonando soddisfatti le tribune del nuovo stadio. Dovrebbero testimoniarlo a quelli che avevano profetizzato una prestazione zerbinata per lasciare passare la marcia trionfale della Juventus.
La Fiorentina che ha giocato la partita della vita contro la Juventus, ha poi preso 4 gol dalla Roma, perso contro il Milan ed è uscita dall’Europa League in modo surreale contro il Borussia Moenchengladbach. La Sampdoria, le cui scelte di formazione nella partita dello Stadium avevano suscitato scandalo e le solite teorie scansatone, ha schierato una formazione uguale per otto undicesimi al San Paolo contro il Napoli, rinunciando anche in quel caso a Muriel e Quagliarella. L’Empoli ha giocato una delle migliori partite di questo scorcio di stagione allo Stadium. E via così, fact checking dopo fact che-cláng. Perché se c’è qualcosa che infastidisce di chi sparge sospetti, illazioni, fermi immagine e odio assortito è la tendenza alla bufala, all’imprecisione, alla superficialità: si butta lì un’ipotesi, una congetturina, un ammiccamento magari spiritoso, nella speranza che il seme attecchisca nell’humus della frustrazione generale e nel terreno della «Juve che ruba» fertile e sconfinata landa dell’Italia calcistica (e non), dove i furti reali e quelli virtuali vengono gettati nell’unico calderone della cariara. E ne guadagnano certamente gli autori dei primi.