La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Nella Roma un altro terzino sinistro si ruppe il tendine d’Achille: Amedeo Carboni, nel maggio del 1997.
Anche lei andò dal prof. Orava, lo stesso di Spina.
La prima impressione fu di sconcerto, vista la zoppia del professore. Poi mi operai a Pavia con il professor Benazzo. E a fine agosto ero in campo per un Valencia-Barcellona: durai 42 minuti, poi fui espulso. Ma dopo la rottura giocai altri 9 anni».
A Spinazzola cosa consiglierebbe?
La mia lesione era all’80%, non totale. Conta tornare solo quando si è sicuri di essere a posto. Il tendine d’Achille è una rottura fastidiosa, non mi stupirei se aspettasse un po’ di più.
Viña le sta piacendo?
Ragazzo interessante, a cui bisogna dare del tempo, viene da un altro calcio. E con Mou non è mai facile.