Il Tempo (M. Vitelli) – Colpo di fortuna o giocata da campione? Il gol realizzato ieri da Patrik Schick da quarantacinque metri e mezzo (che è valso il 2-0 definitivo dopo il primo, anche questo molto bello, segnato sempre dall’ex romanista di testa) divide i tifosi. C’è chi sottolinea la bravura del ceco e chi prova a sminuirne la giocata appellandosi alla dea bendata.
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La verità è che l’attaccante del Bayern Leverkusen sta crescendo col passare ed ora regala prestazioni che a Roma non si sono mai viste. Probabilmente, quando Schick è arrivato nella capitale, si è portato dietro il peso delle grandissime aspettative. La società giallorossa lo aveva acquistato per 45 milioni di euro e questo aveva “autorizzato” i tifosi a pretendere.
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Ma il ragazzo di Praga aveva solo diciannove anni e a quell’età dovrebbe essere consentito sbagliare. Invece, giù critiche. Meritate? Forse. Feroci? Sicuro. Con la perla “alla Maradona” incastonata ieri nella porta della Scozia (la rete dalla distanza maggiore realizzata in un campionato europeo), Schick si è ripreso la scena ed è tornato sotto i riflettori. Il futuro adesso dipende da lui.