Pagine Romaniste (Y.Oggiano – D.Moresco) – Fabio Capello, ex allenatore della Roma, ha partecipato presso il Cinema Adriano alla presentazione del film-documentario su Zlatan Ibrahimovic, “Ibrahimovic – Diventare leggenda”. All’evento è presente anche Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria e proprietario della sala cinematografica. Queste le sue parole:
“Io sono andato a vedere tutte le competizioni internazionali quando allenavo la Roma, il Milan e la Juventus. Solo guardando e rubando dagli altri puoi migliorare la tua squadra. E’ sempre importante migliorarsi. Ci sono le app, è più facile. Ma se resti solo a casa non ci riesci. Ho avuto a Roma uno dei più grandi talenti, ovvero Cassano, che però si è perso. Non è riuscito sotto l’aspetto mentale, perché quello fisico ce l’aveva. Vedere qualcuno perdere il talento ti fa arrabbiare“.
Ci sono mai stati degli scontri nello spogliatoio?
“Mai scontri, forse qualcosa di meno. Alla Juventus ci sono delle regole ben precise. O rispetti le regole o vieni messo da parte“.
Perché Ibrahimovic non si è trasferito alla Roma?
“In quel periodo avevamo Montella, Batistuta, Delvecchio e Totti. Ci sembrava abbastanza, pensavamo di aver bisogno più in altre parti del campo. Solo per questo“.
Chi era intoccabile nella Roma?
“Di intoccabile non c’era nessuno. Sostituii anche Totti nella partita più importante a Torino che poi ci fece vincere lo scudetto. A Torino infatti lo sostituii e misi in attacco Montella e Nakata. Cambiai tutti gli attaccanti e poi vincemmo la partita. C’erano però giocatori importantissimi che facevano la differenza. Io dico sempre: se a qualsiasi giocatore di una rosa noi gli facessimo fare la formazione ideale questo potrà sbagliare 2 giocatori al massimo. Quindi anche loro conoscono i valori della squadra“.