Giornata social per Vincent Candela. L’ex terzino, campione del Mondo con la Francia nel 1998 e d’Italia con la Roma nel 2001, si è intrattenuto in una lunga diretta sul suo profilo Instagram. Prima di intervistare il suo ex compagno di squadra Totti, Candela ha risposto ad alcune domande. Di seguito, tutte le dichiarazioni del francese:
Qual è stato il tuo gol più bello?
È quello di Bari, o quello contro la Juventus del 1998.
Su Olivier Dacourt, suo ex compagno di squadra, ora commentatore televisivo.
Fa dei reportage molto belli in TV, sono di un altro pianeta. Chapeau a Olivier, al di là del grande giocatore che è stato. Ho giocato con lui.
Su Traianos Dellas.
Ha vinto l’Europeo del 2004 con la Grecia. È una bella persona ed è stato un grande giocatore.
Il compagno più forte con cui ha giocato dopo Totti?
Zidane, senza dubbio. Spesso li ho messi allo stesso livello, sono campioni come pochi al mondo. Sei sicuro che non perderanno il pallone. Se dai male il pallone a Francesco, lui te lo ridarà in modo meraviglioso. Il Capitano come velocità di pensiero è unico al mondo, ha gli occhi da tutte le parti. Capiva tutto 30 secondi prima.
Sul possibile addio alla Roma nel 1999.
Quando Zeman mi voleva mandar via, Sensi mi disse che era arrivato Capello e che non sarei andato via. Se non avessi voluto giocare avrei fatto il giardiniere. Ovviamente giocai.
Su Zeman.
Aveva i suoi difetti, ma anche io ero giovane. Mi arrabbiavo spesso con lui, ma era uno spettacolo, aveva i suoi difetti come tutti.
Su Batistuta.
Uno dei centravanti più forti al mondo, ci mancherebbe. Di che stiamo parlando?
Montella o Batistuta?
Probabilmente Bati dava qualcosa in più all’epoca. Scusa Vincenzo!
De Rossi o Tommasi?
Non ho mai visto una persona nel calcio come Tommasi. Per quanto riguarda Daniele, nel 2002 avevo un ristorante, e lì Daniele veniva a mangiare con la sua prima fidanzata. Era tranquillo, al suo angoletto. Una bellissima persona.
Cosa pensi di Zaniolo?
Ha tante qualità, spero diventi un gigante, ma ha tanta strada da fare.
Bari-Roma o Napoli-Roma (dell’anno dello Scudetto, ndr)?
A Napoli ero lì ma non giocavo, metto davanti Bari dove ho segnato.
Aldair o Samuel?
Ho vinto con Samuel, Aldair è un mio amico e campione del Mondo. Due fenomeni.
Lizarazu era più forte di te?
Era più difensivo. Giocava lui e si vinceva, per cui io stavo zitto e facevo gruppo, come tanti lo facevano nella Roma. Avevo vinto tutto ed ero il terzino più forte della Serie A, ma giocava lui.
Su Aldair.
Litigai con lui quando era arrivato. Un genio, una persona sana, sportiva. È più in forma oggi di prima.
Signori o Montella?
L’ho scartato prima, come faccio a farlo adesso? Con Signori ho perso 4 derby…
Di cosa ha bisogno la Roma per vincere?
Di tre campioni. Ce ne sono già, ma ne servono altri.
Su Panucci.
Un grande giocatore, un campione, aveva i suoi difetti ma ha vinto tutto.