Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma ha un piacevole ricordo delle sfide con il Barcellona, che ha affrontato già in due edizioni della Champions. La prima volta, nella seconda fase a gironi (poi sparita nella ristrutturazione della competizione), pareggiò al Camp Nou e poi vinse 3-0 all’Olimpico, il 26 febbraio 2002. Era l’anno dopo il terzo scudetto e il successo fu firmato da Emerson, Montella e Tommasi. Era la Roma di Capello, ancora fortissima, che si fece sfuggire il secondo scudetto consecutivo. Poi nel 2015 fu Garcia ad affrontare il Barcellona. All’andata all’Olimpico finì 1-1, con il gran gol da 50 metri di Florenzi, mentre nel ritorno in Spagna la Roma rimediò un 6-1 con l’unica rete giallorossa realizzata da Dzeko. Pochi mesi prima Totti e compagni erano stati invitati al Trofeo Gamper e rimediarono un secco 3-0 nella prima uscita stagionale del club catalano.
CANDELA – Il ricordo di quella vittoria di sedici anni fa è ancora vivo in alcuni protagonisti. Vincent Candela giocò titolare in entrambe le partite e fu decisivo a Barcellona, quando fece l’assist per il gol di Panucci, che portò in vantaggio i giallorossi. Il francese è fiducioso per questo quarto di finale che sulla carta sembra proibitivo: «Sarà una gara bellissima, si affrontano due squadre che giocano bene. Il calcio è affascinante per questo, ti dà la possibilità di vivere appuntamenti così prestigiosi. Sarà importante arrivare con la testa giusta al doppio appuntamento e soprattutto è fondamentale preparare la doppia sfida con il Barcellona facendo bene in campionato. Se escludiamo Messi, uno dei due giocatori più forti al mondo, non c’è un enorme divario tra le due squadre. Ma è proprio quello il giocatore che può fare la differenza. La Roma può contare su ottimi giocatori, un centrocampo di qualità che può contrapporsi a quello degli spagnoli». Il Barcellona che sedici anni fa fu sconfitto all’Olimpico non era così forte: «Ma è sempre stato un avversario pericoloso, anche quando lo abbiamo battuto noi. Quella era una Roma molto forte. In 180 minuti può succedere di tutto e in ogni caso sarà affascinante vedere il Barcellona di Messi all’Olimpico. La Roma quest’anno ha sempre giocato alla grande negli appuntamenti che contano, anche recentemente contro il Napoli e lo Shakhtar. Io credo che ce la giocheremo, anche per loro non sarà una passeggiata».
ALDAIR – Il difensore quelle due partite contro il Barcellona le vide dalla panchina, ma anche lui ha fiducia nella Roma: «Penso che il Barcellona sia sempre una squadra fortissima. A loro manca da un po’ di anni la vittoria nella Champions, non sarà facile per niente. Bisognerà evitare qualsiasi errore, la Roma in questo periodo è tornata a giocare bene. Sarà una bella sfida, speriamo che il ragazzino Messi non sia in giornata, lui è il più forte al mondo». La solidità difensiva ritrovata è uno dei punti di forza della Roma di Di Francesco: «La difesa è forte, Alisson sta facendo bene, qui in Brasile siamo tutti contenti di lui, sta disputando un grandissimo campionato e sarà il titolare della Nazionale al Mondiale. Ma ora tutta la difesa è migliorata, il reparto è un blocco compatto, ha fatto bene nelle ultime partite. Speriamo che la Roma possa fare un bel finale di campionato e andare avanti in Coppa». Aldair se le ricorda quelle sfide: «Ero in panchina, giocammo due grandi partite. Il Barcellona era sempre forte ed era la favorita. Ma la Roma fece una grande prestazione. Anche questa è una bella squadra, i ragazzi devono essere contenti di essere arrivati a questo punto e nelle prossime settimane dovranno concentrarsi al massimo per questa sfida». Di Francesco è stata suo compagno di squadra e resta un amico: «E’ una grande soddisfazione per lui, la squadra si è ripresa dopo un periodo un po’ difficile, sono contento che il suo lavoro stia dando risultati, merita di ottenere successi».