Campo Testaccio non si dimentica: la Roma si è già rimessa in moto

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Il Campo Testaccio non deve scomparire, non deve diventare un parcheggio e neppure trasformarsi in tanti campi da padel. Il Campo Testaccio che fa parte della storia giallorossa sta a cuore alla Roma, disponibile a valutare progetti di riqualificazione con l’obiettivo di onorare quello spazio, valorizzando il territorio e pensando alle esigente dei tifosi.

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Al momento non c’è un iter, ma il dialogo con il Comune è stato avviato per riqualificare il campo storico del primo scudetto. Che potrebbe diventare una struttura dove replicare il sistema Darboe, valorizzando giovani che vengono selezionati in una struttura che avrà il supporto della Roma ma sarà fruibile anche dal quartiere e dalle scuole. 

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In realtà c’è molto da lavorare. L’ufficio impianti sportivi della Federcalcio ha risposto a un quesito del Campidoglio sulla destinazione del nuovo impianto: le dimensioni sono ridotte e potrebbe essere utilizzato solo per i campionati di prima categoria. Si può immaginare una destinazione diversa, vale a dire campionati di calcio a otto, oppure coinvolgere le scuole del quartiere. Le interlocuzioni tra la Roma e il Comune, anche recenti, non hanno portato a una soluzione condivisa. Per rendere il campo più praticabile bisognerebbe utilizzare un’area attigua, attualmente occupata da immobili di demolitori semi abusivi.

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