Campo Testaccio, impianto che ha ospitato numerose partite della Roma dal 1929, anno di costruzione, al 1940, quando fu demolito, torna ad essere qualificato come impianto sportivo, a seguito della reiezione del progetto per trasformarlo in parcheggio. Come riporta il Corriere della Sera, nel 2006 l’area in via Nicola Zabaglia, dove sorgeva lo storico stadio, venne inserita dal Campidoglio tra quelle del piano Pup. Qui si dovevano realizzare in 18 mesi 265 posti auto. Il progetto però, come nel caso altre location, è naufragato trasformando l’area in una discarica a cielo aperto.
Linda Meleo, assessore alla Mobilità di Roma, commenta così Facebook: “Dopo anni e anni di abbandono ridaremo Campo Testaccio ai cittadini, strappandolo finalmente al degrado. Questo provvedimento ridarà ai cittadini un impianto sportivo che oggi versa in completo stato di abbandono. Un’iniziativa utile al recupero della zona, perché non permetterà più la realizzazione di parcheggi non funzionali“.
Soddisfatta anche Sabrina Alfonsi, presidente del primo municipio: “Con il voto unanime di oggi da parte dell’Assemblea capitolina si compie finalmente il primo, vero passo in avanti verso la restituzione alla città dello storico impianto che ha ospitato l’A.S. Roma. L’atto votato oggi provvede a stralciare l’intervento di Campo Testaccio dal novero dei siti del Piano Urbano Parcheggi, passaggio preliminare per avviare un percorso di riqualificazione“.