Una stagione sulle montagne russe. Questo è quello che sta facendo vivere la Roma ai suoi tanti tifosi. Momenti di estasi pura alternati a momenti di sconforto non indifferenti. Tutto comincia quest’estate con l’arrivo di Zdenek Zeman sulla panchina giallorossa. L’entusiasmo è altissimo tanto da far registrare un aumento esponenziale degli abbonamenti, i cori per il boemo si sprecano e la Roma sembra così iniziare dopo tanti anni con il piede giusto il campionato. Sembra perché già dopo la prima partita, pareggiata contro il Catania per 2-2, l’entusiasmo sembra lasciare spazio ai dubbi più amletici, spazzati però via da una grande prestazione della Roma a Milano contro l’Inter che permette ai giallorossi di superare gli uomini di Stramaccioni per 1-3, i tifosi gioiscono e i proclami della società e del tecnico viaggiano verso un’unica direzione, quella di una Roma forte pronta a competere per il terzo posto e infastidire la Juventus, la grande favorita per lo scudetto. Peccato che la settimana dopo arriva la sconfitta per 2-3 in casa con il Bologna. E così passando per una vittoria a tavolino contro il Cagliari, causa le note vicendi riguardanti lo stadio Is Arenas, i risultati della squadra giallorossa cominciano a viaggiare come un ottovolante con sali e scendi improvvisi e inaspettati. Dalla batosta contro la Juventus fuori casa, che sancisce probabilmente la rottura del rapporto con il boemo, alla grande vittoria contro il Milan all’Olimpico, passando per prestazioni mediocri contro Parma, Udinese, Sampdoria e il derby perso contro la Lazio, l’ennesimo del boemo. L’addio a Zeman sembra inevitabile e la sconfitta contro il Cagliari in casa è l’ultimo atto d’amore iniziato sotto i migliori auspici e finito davvero male. Arriva così Andreazzoli il pupillo di Spalletti, in un certo senso un altro ritorno, i tifosi si riprendono dalle ultime brutte esperienze e grazie a qualche risultato positivo, la finale di Coppa Italia contro la Lazio diventa realtà, ma l’ottovolante dei risultati ancora non si ferma, si passa dal risalire la china fino quasi al terzo posto, per poi riscendere nel baratro della quasi qualificazione in Europa League, complici i risultati e le pessime prestazioni contro Pescara, Palermo e ultima quella di ieri contro il Chievo. Il campionato sta per terminare e la Roma dovrà mettercela tutta per conquistare la qualificazione all’Europa minore contro Milan e Napoli, sperando che l’ottovolante questa volta si sia fermato e che il giro della morte sia già stato ampiamente superato.
Lorenzo Amadio
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