Calcioscommesse, nei prossimi giorni la richiesta di rinvio a giudizio per Conte e Mauri. Tavecchio: “Conte? Non è una condanna. Dimissioni? Resta al suo posto rispettando il contratto”

CALCIOSCOMMESSE, ARRESTI DOMICILIARI PER MAURI E MILANETTO

Sarà depositata nei prossimi giorni la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Cremona per gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse tra cui il ct della Nazionale Antonio Conte, il giocatore della Lazio Stefano Mauri e gli ex calciatori Cristiano Doni e Beppe Signori (gli ultimi due erano anche stati arrestati nelle fasi iniziali del procedimento).

In 130, tra calciatori, dirigenti e scommettitori, erano stati raggiunti dall’avviso di chiusura delle indagini che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio che sarà depositata nei prossimi giorni: a Conte, a differenza di altri, non è contestata l’associazione a delinquere ma la sola frode sportiva in relazione a due partite dei tempi in cui era allenatore del Siena: Novara-Siena e Albinoleffe-Siena. Solo con il deposito della richiesta di rinvio a giudizio, è spiegato in ambienti giudiziari cremonesi, sarà chiaro se avranno fatto presa o meno le argomentazioni del collegio difensivo di Conte che nei mesi scorsi aveva presentato al procuratore Roberto di Martino una corposa memoria per cercare di dimostrare l’estraneità del ct alle accuse (ANSA).

«Dobbiamo scacciare tutti i mercanti dal tempio. È la cosa più importante. Senza equivoci e problemi». Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, in conferenza congiunta con il procuratore federale Palazzi e il n.1 della Lega Serie B Abodi in relazione alle inchieste sugli illeciti nel calcio. Tavecchio ha poi risposto così sulla richiesta di rinvio a giudizio del ct della Nazionale Antonio Conte: “Il rinvio a giudizio non è una condanna” (AdnKronos).

«Dimissioni di Conte? Ci ho parlato questa mattina e non ci sono novità: resta al suo posto rispettando il contratto». Lo ha detto il presidente Figc, Carlo Tavecchio, in merito al ct azzurro che potrebbe essere rinviato a giudizio per frode sportiva (ANSA).

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