«Siamo molto perplessi e stupiti da questo cambio di impostazione dell’ultimissima ora e rammaricati del fatto che questa ulteriore elaborazione giuridica costringerà, dopo quattro anni di esposizione mediatica negativa, ad attendere ancora alcuni mesi prima di vedere finalmente riconosciuta la verità». Lo affermano i legali di Antonio Conte, Francesco Arata e Leonardo Cammarata, dopo il rinvio a giudizio del ct azzurro per frode sportiva in relazione alla sfida Albinoleffe-Siena, quando era l’allenatore dei toscani. «Apprendiamo da notizie di stampa -aggiungono gli avvocati di Conte – che la Procura di Cremona avrebbe richiesto il rinvio a giudizio di Antonio Conte solamente in ordine all’ultima partita di campionato di serie B 2010/11 Albinoleffe – Siena e che la responsabilità sarebbe relativa, non a condotte attive legate al mondo delle scommesse, ma alla violazione di generici obblighi derivanti da un contratto collettivo tra allenatori e Figc, di cui mai si era parlato in questi quattro anni di inchiesta, neppure nel recente avviso di conclusione di indagini».
(AdnKronos)