Nuovo capitolo della vicenda Cagliari- Roma, la partita non giocata lo scorso 23 settembre dopo l’ordinanza del Prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo (che da qualche tempo è diventato Prefetto di Genova) che ne vietò la disputa per motivi di ordine pubblico a seguito del comunicato del presidente rossoblù Cellino che invitava i tifosi ad andare allo stadio nonostante si giocasse a porte chiuse. Il prossimo 6 febbraio il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato a metà novembre dal club sardo attraverso i legali Benedetto e Francesco Ballero, contro la decisione del Prefetto.
Non ci sarà dunque la sospensiva, ma un’udienza sul merito per fare chiarezza sull’accaduto. L’Ansa ha riportato un’ordinanza del Tribunale stesso nella quale si legge che «In questa fase cautelare in disparte i presupposti di fatto alla base del provvedimento prefettizio (e le connesse valutazioni sottese all’esercizio del potere di differimento dell’incontro di calcio) l’attenzione del Collegio si deve porre sulle modalità di esercizio del potere nello specifico e particolare contesto e sul rispetto della sequenza procedimentale seguita, rispetto che, lungi dal potersi considerare come adesione ad una serie di adempimenti di carattere puramente formale, si pone come strumentale ad assicurare che urgenti e delicate decisioni concernenti l’ordine pubblico e lo svolgimento di manifestazioni sportive di così rilevante ricaduta anche socio economica possano essere adottate, valutati ed acquisiti (accuratamente) tutti gli interessi pubblici coinvolti (anche, e a maggior ragione, in situazioni di emergenza)».
Il Tar, insomma «ha ritenuto di dover fissare sollecitamente la definizione del giudizio di merito, essendovi i presupposti per apprezzare favorevolmente le esigenze dei ricorrenti». Qualche passo indietro per ripercorrere le tappe della vicenda. Nella settimana che precede la sfida viene stabilito che si giochi a porte chiuse per l’inagibilità di Is Arenas per carenze strutturali. Cellino non ci sta e alla vigilia del match appare sul sito del club un comunicato in cui si invitano i tifosi in possesso di biglietto o abbonamento ad andare comunque. La conseguenza è una riunione fiume della prefettura di Cagliari nella notte tra sabato e domenica al termine della quale il prefetto Balsamo stabilisce che la partita sia differita ad altra data per motivi di ordine pubblico. La giustizia sportiva, in base all’articolo 12 del Codice ci mette poco a dare lo 0-3 a tavolino. Cellino fa ricorso, la Corte federale a fine ottobre sospende il giudizio e chiede un supplemento d’indagine alla Procura. La sentenza arriva una decina di giorni fa, con la conferma della vittoria per la Roma. Nel frattempo, però il Cagliari ha fatto ricorso anche al Tar, che, come detto, il prossimo 6 febbraio si pronuncerà sulla questione. Con il club sardo che dal punto di vista sportivo è in attesa che la Corte Federale depositi la sentenza con le motivazioni per presentare reclamo, in ultimo grado, all’Alta Corte del Coni.
Il Romanista – D. Giannini