Cagliari-Roma, molto probabilmente, si rigiocherà (anzi, si giocherà). Se n’è parlato, informalmente, anche venerdì scorso in occasione del consiglio federale. “Per una questione di regolarità del campionato è giusto che la partita venga disputata“, ci ha detto un influente dirigente. La vicenda è nota: Cellino da Miami che invita i tifosi ad andare allo stadio Is Arenas nonostante il prefetto di Cagliari abbia ordinato le porte chiuse, il prefetto che a tarda notte blocca la partita, il giudice che dà lo 0-3 a tavolino alla Roma. Come da prassi. Ma questo è un caso inedito e la soluzione migliore, proprio per garantire la regolarità del campionato, sarebbe proprio quella di dare una penalizzazione al Cagliari (1 o 2 punti) per il colpo di testa di Cellino, che sarà anche squalificato, e fare rigiocare la partita.
Dove? A Cagliari, magari con una capienza ridotta come oggi con il Pescara. D’altronde perché dovrebbe avvantaggiarsene una squadra, in questo caso la Roma, della follia di Cellino, penalizzando così le altre? Tra l’altro, l’Atalanta aveva giocato a porte chiuse a Cagliari. Ora tocca alla Disciplinare decidere, dopo che il club sardo ha fatto appello. Sarebbe una sentenza innovativa, e sono in molti, ormai, a spingere in questa direzione.
D’altronde è già è discutibile che ci siano molti giocatori di serie A coinvolti nel calcioscommesse che scendono regolarmente in campo, alcuni anche nelle Coppe europee. Non si sa se, e quando, arriveranno i deferimenti. Non si sa quando si terranno gli eventuali processi. E’ normale, tutto questo? E la cosidetta regolarità del campionato? Giriamo la domanda a Giancarlo Abete che ha appena riconfermato per altri quattro anni Stefano Palazzi-Sherlock Holmes.
Repubblica.it – Fulvio Bianchi