Cagliari, Joao Pedro: “Contro la Roma ci vorrà una grande prestazione da parte di tutta la squadra”

L’attaccante del Cagliari, Joao Pedro, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport, facendo il punto sulla sua stagione e parlando della prossima sfida contro la Roma. Queste le sue parole:

Un gol là? Speriamo. Ma contro una grande squadra come la Roma non basterà solo segnare perché ci vorrà una ottima prestazione da parte di tutta la squadra. Dzeko è un grande attaccante, ma anche Nainggolan, se in giornata, può decidere la partita. Speriamo di riuscire a fermare entrambi. L’ultima volta contro i giallorossi presi tre giornate di squalifica, una punizione troppo pesante ma fa parte del gioco. Sabato starò più attento“.

Sulla sua stagione…
Ad ora mi darei un 6 pieno. Sono contento per quello che ho fatto: il voto è la media tra alcune gare nelle quali credo di aver fatto la differenza, con altre in cui non ci sono riuscito. Ho lavorato per questo, così come avevo fatto anche l’anno scorso dopo un ritiro molto importante prima che, però, iniziasse a girare male. Quando segni, però, tutto diventa più bello e più facile, ma devo ringraziare la squadra perché senza i compagni non ci sarei riuscito.

Sulla duttilità…
Credo sia assolutamente un vantaggio perché il calcio moderno richiede tanta disponibilità. Se sai ricoprire più ruoli e fai quello che ti chiede il tecnico, puoi diventare un giocatore importante. Diciamo che sono felice ma so di poter fare ancora di più. Sabato, per esempio, credo di aver fatto una grande prestazione da mezz’ala pura. Certo, se qualcuno si aspetta che prenda la palla dalla mia metà campo e vada a segnare dopo aver dribblato tutto, allora mi sembra un po’ difficile riuscire a soddisfare tutti quanti. Io sono a disposizione del tecnico e gioco dove serve. Ho fatto più gol di tutti gli altri anni in questo scorcio di stagione e penso che ne avrei potuti fare anche altri.

La fascia da capitano sul braccio…
Per me è un onore. Fino a quando non la indossi non capisci l’importanza e la responsabilità di averla. Dopo la prima volta che l’ho avuta, è cambiato il mio modo di vedere le cose e forse i compagni mi hanno scelto perché sono riuscito a trascinare la squadra in alcune occasioni

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