L’indimenticato esterno della Roma scudettata nella stagione 2000/01, e due volte campione del mondo con la nazionale Brasiliana Marcus Cafù ha parlato a proposito della sfida in programma domani tra i giallorossi di Luis Enrique e il Milan, squadra nella quale il brasiliano ha militato dal 2003 al 2008. Queste le parole del “pendolino” giallorosso riportate da Rete Sport:
In che rapporti sei rimasto con i tuoi vecchi compagni dello scudetto 2000/2001?
“Parlo con Conti, Pradè e quando vengo in Italia trovo sempre qualcuno. Parlo anche con tutti i brasiliani”
Com’è vincere uno scudetto a Roma e com’è vincerlo a Milano?
“Sensazioni molto simili, è sempre bello vincere un campionato. Certo a Roma lo abbiamo vinto dopo 18 anni magari farlo a Milano sembra più facile, ma sono entrambe delle bellissime sensazioni“.
Dal Brasile stai seguendo la Roma?
” Un po’ sì, parlando con amici di Roma. Luis Enrique ha idee che dobbiamo rispettare. Quando il risultato non arriva l’allenatore è sempre in dubbio“.
Luis Enrique sta avendo qualche difficoltà nell’imporre la sua filosofia di gioco nel calcio italiano. Tu cosa ne pensi?
“E’ questione di tempo e pazienza. Il problema è che il calcio è basato sul risultato, bisogna avere tempo e pazienza. Lui è un bravo allenatore, ma il tifoso non riesce a rispettare il tempo che bisogna concedere”.
Un giocartore brasiliano che merita particolari attenzioni per il futuro?
“Lucas Moura – il pendolino poi conclude così – Se i miei familiari tifano ancora Roma? Certo che si, ancora tifono Roma”