Caceres, il difensore doppio. La Roma vuole ritoccare il reparto con l’uruguaiano

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Il Messaggero (S. Carina) – «Decidi tu cosa vuoi fare: se vuoi rimanere, noi non ti vendiamo». Le parole fatte trapelare da Preziosi sulla querelle-Perotti, la dicono lunga sulla strategia del presidente del Genoa. Nessuno dei due vuole prendersi la responsabilità agli occhi della piazza di consumare lo strappo. Se per Preziosi è chiaro il motivo (la tifoseria rossoblù è in aperta contestazione) meno si spiegano le remore dell’argentino che alla Roma andrebbe a guadagnare 2,2 milioni a stagione contro gli 1,4 raggiungibili soltanto attraverso dei bonus al Genoa. Se non si sblocca Perotti (nell’ affaire potrebbe rientrare Mazzitelli), figuriamoci El Shaarawy che ora, rientrato Luiz Adriano, è ancora di più ai margini del progetto-Milan. In questo caso tutto dipende da Gervinho: gli incontri con la delegazione cinese vanno avanti. Ballano due milioni di euro: la Roma chiede 12, lo Jiangsu è fermo a 10.

OSTACOLO MAX – Nelle ultime ore l’agente Fonseca ha nuovamente offerto Caceres alla Roma. Il difensore è il profilo che sta cercando Sabatini: un elemento polivalente che sappia ricoprire sia il ruolo in fascia che quello di centrale. Il contratto dell’uruguaiano scade nel prossimo giugno e per problemi tra il club torinese e il procuratore, è da escludere il rinnovo. La Roma è interessata ma la strada è in salita. Si scontrano infatti le volontà della Juventus e del calciatore (entrambi disponibili a trattare) con quella di Allegri, contrario all’ipotesi. Il discorso del tecnico è semplice: vendere Caceres a 6 mesi dalla scadenza non sanerà certamente le casse del club. Anzi, comporterebbe la necessità di acquistare un nuovo calciatore, visto che le condizioni di Barzagli non convincono e senza l’ex Barcellona, rimarrebbe il solo Rugani. Dunque teniamo Caceres e poi a giugno si vedrà. Una linea che sinora la dirigenza ha seguito, declinando due offerte interessanti dalla Premier. La situazione potrebbe cambiare soltanto se l’uruguaiano decidesse di forzare la mano. Quello che non ha fatto Sabatini con Castan. Il ds ha prospettato al calciatore il ritorno in patria per sei mesi. L’idea era/è di prestarlo per sei mesi al Fluminense insieme a Gerson, dove Leo potrebbe sia riprendere familiarità con il calcio giocato che monitorare da vicino il talento diciottenne per conto del club giallorosso. Ma il difensore non sembra convinto e ha rimandato la decisione di qualche giorno. C’è da capirlo: ha una bimba di appena tre mesi e gli altri due figli vanno a scuola. Un trasferimento a Rio, avrebbe delle ripercussioni familiari inevitabili per non ponderarle sino all’ultimo. Vicenda comunque in evoluzione e da monitorare. Definito ieri il contratto del giovanissimo Diallo, proveniente dal Barcellona. Si allenerà con la Primavera. A giugno, invece, può arrivare il  Boyé, 19 anni, dal River Plate (attualmente è in prestito al Newell’s Old Boys): in Argentina danno l’ operazione per conclusa.

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