Lo ha chiesto lui. Come del resto è nel suo stile. Nicolas Burdisso ha anticipato di qualche giorno i compagni e si è già messo al lavoro a Trigoria: in realtà per il difensore la preparazione non è mai finita, le fatiche vanno avanti dal terribile infortunio al ginocchio (15 novembre 2011, Argentina-Colombia), un travaglio per il Bandito, una sciagura anche per la Roma, che con l’argentino ha perso un punto di riferimento. Un colpo mai attutito, parlano i 59 gol subiti tra campionato e coppe. Burdisso dopo l’intervento chirurgico non ha mandato sprecato un giorno, prima delle vacanze aveva già disputato due amichevoli con la Primavera e quando è ripartito per la sua terra, si è affidato alle cure del medico della propria Nazionale: dall’Argentina è rientrato giovedì scorso, giusto il tempo di disfare i bagagli e ripresentarsi al Fulvio Bernardini per tenere i muscoli in allenamento.(…)
IL BANDITO E’ PRONTO Non sarà propriamente al top della condizione, su questo non ci sono dubbi, ma la fase del recupero ormai è conclusa. I contatti con lo staff sanitario romanista, anche da una parte all’altra dell’Oceano, sono stati quotidiani: la Roma non ha mai perso di vista il suo centrale e adesso lo vede nuovamente sacrificarsi tra le mura del quartier generale giallorosso. Burdisso ha concordato la tipologia delle ultime sedute a cui si è auto-sottoposto (lavoro leggero sul campo, palestra e fisioterapia), ha preferito non spingersi troppo in là con gli sforzi, per quanto già da qualche tempo a Trigoria lo considerano pronto per l’immersione nel programma zemaniano. Per i medici della Roma, Burdisso a questo punto è recuperato. Lo staff è convinto che anche a Riscone il giocatore potrà svolgere tutta la preparazione con i compagni: eventualmente si valuterà se risparmiarlo, inizialmente, dai carichi più pesanti. Filtra un certo ottimismo sulla possibilità di vederlo al 100% per l’inizio del campionato. Se i dirigenti hanno lavorato (e continuano a farlo) per rinforzare la difesa giallorossa, Burdisso può essere il vero acquisto fatto in casa.
Corriere dello Sport – Simone Di Segni