Il centrale della Roma Nicolas Burdisso, racconta le sensazioni vissute dopo il brutto infortunio subito con la nazionale argentina nel match amichevole contro la Colombia, trattando diversi temi tra cui quelli legati ai colori giallorossi. Queste le parole di ‘Scarface’: “E’ stata la mia prima rottura. Ricordo bene il momento dell’infortunio e soprattutto il forte dolore che ho subito avvertito. Per controllarmi, negli spogliatoi, hanno dovuto darmi un calmante. Sapevo che era un infortunio grave, il ginocchio si è letteralmente girato. Mi sono rotto il legamento crociato posteriore, i due menischi, il legamento collaterale interno e ho rimendiato una frattura del piatto tibiale. Come mi hanno detto i miei compagni Heinze e Samuel, in momenti del genere all’inizio ti chiamano tutti, poi ti operi e le tre settimane seguenti non ti puoi muovere. Quello è il momento peggiore. Adesso, per fortuna, riesco a piegare il ginocchio e spero di poter fare tutta la preparazione con la squadra– queste le parole del centrale della Roma e della nazionale alla rivista argentina “El Grafico”-. Sono grato a Francesco per le parole che ha avuto nei miei confronti, lui a Roma è come il Papa, la gente gli è devota; io, in questi anni, ho conosciuto Totti, un leader in grado di esprimere sempre parole di elogio per i suoi compagni.” – ma Burdisso non risparmia complimenti anche per il suo compagno di squadra e di nazionale Erik Lamela – “Mi ha sorpreso soprattutto come persona perchè è un ragazzo che ha voglia di imparare. Ascolta ed osserva con pazienza, è uno tranquillo. Come giocatore, invece, lo vedo come uno dei migliori per l’Argentina dei prossimi anni. Gli scontri negli spogliatoi con Osvaldo? Queste cose sono normali, in Italia escono sempre fuori, in Argentina non se ne parla“