Bruno Peres: “Secondo me il rigore c’era ma sono decisioni difficile da prendere, potevamo vincere. Sarebbe stato un peccato perdere. Non ho parlato con Sabatini e sono contento di aver rinnovato il contratto col Torino”

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Bruno Peres, terzino del Torino, è stato intervistato durante il post partita di Torino-Roma 1-1. Queste le sue parole:

BRUNO PERES A SKY

Il finale è stato un po’ confuso, secondo me il rigore c’era, sarebbe stato un peccato perdere. Chiaro che l’arbitro abbia aspettato un po’ per fischiare, sono decisioni difficili, ma per nostra fortuna ce lo ha fischiato.

Grandi discese sulla fascia…
Sono abituato a farle, quella che ho fatto oggi è stata buona e ho scelto di crossare anziché tirare, avevo visto Quagliarella e Belotti ma li ho serviti male.

La Roma?
Sono grato per ciò che ha fatto il Torino per me, sono contento di aver rinnovato il contratto, non ho parlato con Sabatini anche se ho amici tra i giallorossi. Devo fare bene qua poi vedremo cosa accadrà, vogliamo portare il Torino in Europa League. Ora vogliamo vincere il derby di Coppa Italia.

BRUNO PERES IN ZONA MISTA

“Era una partita che si poteva vincere, peccato. Ogni squadra ha qualche problema, ma questo è un termine forte. Perché se non segni il problema son le punte, se prendi gol il problema è la difesa. Insomma su, un po’ d’equilibrio e smettiamola di esagerare con i toni. Ripeto ogni squadra ha pregi e difetti e noi sappiamo dove dobbiamo lavorare. Loro hanno fatto un gol di fortuna, mentre noi abbiamo avuto tante occasioni, peccato. Sono contento per il rinnovo, voglio raggiungere la nazionale con il Toro. Mercato? Non ne parlo, son contento di stare qui come detto ho appena rinnovato, quindi… Derby? Non vediamo l’ora, ma prima ci sarà da sconfiggere il Sassuolo, dove purtroppo non ci sarò per squalifica. Sarà dura stare fuori, ma Zappacosta è un gran calciatore e saprà sostituirmi. Siamo contenti per la prestazione, peccato non siano arrivati i tre punti. Che sarebbero stati meritati. Il gol? Anche Amauri mi prende in giro e dice che non segno più. Ma io ora voglio pensare anche a difendere…”.

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