Brocchi deluso: “Voglia e atteggiamento: non ho visto niente”

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La Gazzetta dello Sport (M.Pasotto) – Adesso resta da capire chi farà parte, escludendo il portiere, dell’undici titolare sabato prossimo. Perché queste erano le prove generali in vista della Juve, ma soprattutto Brocchi aveva chiarito che dalla partita di ieri avrebbe tratto le indicazioni per la finale di Coppa Italia. A giudicare da questa partita, ne dovrebbero cambiare dieci. Il disastro è totale e stride parecchio con le considerazioni fatte alla vigilia dal tecnico, che parlava di miglioramenti (a lui) visibili. Perché è vero che Berlusconi non ha affidato la panchina a Brocchi per motivi di praticità, bensì progettuali, però la pratica dice che questo Milan attualmente è imbarazzante. Ampiamente al di sotto del livello di dignità minima. Lacune ovunque, strategia tattica confusa (nel primo tempo in pochi minuti si è – inutilmente – passati dal 4-3-1-2 al 4-3-3 e poi a un sistema che gravitava fra il 4- 4-2 e il 4-1-3-2), giocatori spenti, timorosi (okay la testa alla Coppa, ma c’è un limite sindacale) e – la cosa più grave – privi di combattività. La Roma ha passeggiato anche perché il Milan non ha mostrato alcuna reazione ai gol avversari.

CARATTERE – Il primo match ball europeo è fallito nel modo più devastante e le ombre sulla partita con la Juve diventano lunghissime. Berlusconi ha seguito il disastro dalla Sardegna, mentre la figlia Barbara imprecava vistosamente allo stadio e Brocchi non sapeva più a che santo rivolgersi. Sarà una settimana molto complicata, che dovrà restituire spirito a un gruppo che ha smarrito il carattere. Il casting con vista Olimpico è fallito miseramente, e Brocchi non si nasconde: «Sono molto deluso e arrabbiato. E’ stata una partita mal interpretata non solo dal punto di vista tecnico-tattico. In campo non è stato messo nulla in termini di atteggiamento e voglia, non hanno messo ciò che in settimana mi hanno detto a parole. Non c’è stata voglia di combattere e questa è la cosa più grave. L’aspetto psicologico è importante, ma se non ce l’hai dentro non puoi tirarlo fuori. Spero che ognuno scavi dentro di sé e ponga rimedio. In questa settimana ogni singolo giocatore dovrà lavorare su se stesso e capire cosa va a giocarsi sabato a Roma, altrimenti diventa difficile per qualsiasi allenatore. Il cambio di Balotelli? Ho bisogno di giocatori che se non riescono a fare la giocata, mi diano almeno l’atteggiamento. Ha pagato lui le conseguenze e le colpe di molti compagni, avrebbe potuto succedere ad altri». non resta che attendere se a pagare sarà Brocchi: novanta minuti per tenersi il Milan.

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