Il Messaggero (S. Carina) – Un gol di Llorente all’ultimo respiro permette alla Roma di pareggiare a Firenze e avere il quarto posto a distanza di una partita. Sì perché il Bologna ora è avanti soltanto tre punti, con lo scontro diretto da giocare all’Olimpico. De Rossi si salva ma dopo la magica notte europea contro il Brighton quello al Franchi – al netto del prezioso 2-2 – è un passo indietro. Non convincono tante cose che Daniele dovrà rivedere cercando di correggerle. Aouar prende il posto di Pellegrini e Llorente torna titolare dopo 19 giorni in un 3-5-2 di matrice mourinhana.
L’avvio giallorosso, i primi 6-7 minuti per intenderci, fa ben sperare. Poi, l’ammonizione presa da Mancini su un’accelerazione di Sottil, cambia il canovaccio della gara. La Fiorentina capisce infatti che la Roma è vulnerabile sulle fasce e l’ex granata da un lato e Nico dall’altro iniziano a mettere sotto pressione gli esterni romanisti.
Il calcio è così strano che il gol Svilar lo prende al 19′ da corner – dormita di N’Dicka su Ranieri con Cristante non esente da colpe, anticipato da un tocco di Nico – ma la carta è girata da tempo. A tal punto che De Rossi prima inverte Mancini e Llorente ma al secondo fallo del difensore, per evitare il rosso ormai dietro l’angolo, lo sostituisce al 33′, inserendo Huijsen. La partita è diventata un tiro al bersaglio con Dybala e Aouar non pervenuti e la Fiorentina che sfiora il raddoppio con Mandragora, due volte con Belotti e Sottil.
Il cambiamento tattico arriva nell’intervallo. Alla ripresa del gioco, Angeliño slitta a sinistra con Huijsen che diventa così un atipico terzino destro. Sarà un caso ma nei primi 4 minuti la Roma sfiora il pari due volte con Cristante (bravo Terracciano). Il pareggio è la logica conseguenza: discesa della Joya palla al piede, Angeliño viene servito in corsa e pennella un cross che in virtù di un rimpallo diventa un assist perfetto per Aoaur che pareggia.
Ma questa di Firenze è ormai divenuta negli anni una trasferta tabù. Così proprio l’algerino non riesce a controllare un pallone colpito di testa di Belotti, permettendo a Mandragora di segnare da due passi. La Roma ci prova, rischia, viene salvata da Svilar che para un rigore a Biraghi, all’ultimo assalto Llorente trova un pari pesantissimo. Lo spagnolo sfrutta una sponda di N’Dicka e calciando di destro sotto la traversa fa impazzire i 2000 tifosi romanisti presenti al Franchi. Per la Fiorentina è una beffa, per la Roma una boccata d’ossigeno.