Corriere dello Sport (R. Maida) – Certi cambiamenti rappresentano un desiderio di stabilità. Edoardo Bove ha mosso il primo passo della sua estate incerta, cambiando il numero di maglia da indossare già domani sera a Cagliari: non più il 52 ma il prediletto 8, liberato da Matic l’anno scorso. Eppure la conferma di Bove resta appesa alle situazioni di mercato che possono concretizzarsi nella seconda metà di agosto. Ieri si è diffusa l’indiscrezione di un sondaggio dell’Everton, la società finanziata anche dai Friedkin, che sarebbe disposta a investire 15-18 milioni per portarlo in Inghilterra. A Trigoria devono incamerare plusvalenze, oltre a ridurre il monte ingaggi, quindi la cessione di Bove è una possibilità concreta.
De Rossi da parte sua non lo vede ancora all’altezza dei centrocampisti titolari, ai quali si è aggiunto un investimento da 23 milioni come Le Fée, però non è contento di lasciarlo partire. Se le strade tra la Roma ed Edoardo si divideranno, sarà soltanto perché i dirigenti decideranno che è conveniente venderlo. A gennaio, prima dell’esonero di Mourinho, era arrivato a un centimetro dalla convocazione in Nazionale. Poi ha giocato poco e ha perso un po’ di fiducia ma a 22 anni ha ancora il tempo per riprendersi la vetrina. Se sarà a Roma, a casa sua, tanto meglio.