La Repubblica (P. Torri) – Tutto tace. Realtà che, in casa Roma, non è certo una novità. Ma che in chiave costruzione della prima Roma di De Rossi (quando l’ufficialità del rinnovo contrattuale?), qualche preoccupazione la suscita. Gli spifferi all’interno del club giallorosso fanno sapere, con cadenza quotidiana, che c’è tanto lavoro da fare. Quello che preoccupa è quel senso di confusione che percepiamo da quel poco che filtra dalle segrete stanze di una Trigoria appena ristrutturata.
Ci spieghiamo. Crediamo di non sbagliare dicendo che li Roma ha fatto sapere (solo agli amici fidati) di voler cambiare progettualità, ovvero largo ai giovani, pochi prestiti, svecchiamento della rosa, riduzione del monte ingaggi. Bene, difficile non essere d’accordo, ma tutto questo, per esempio, come si concilia con il fatto che il club giallorosso stia seguendo con crescente interesse il centrale difensivo tedesco Hummels, prossimo alla trentasei primavere. Perché in un progetto giovani non ne fa parte Bove, ventidue anni, prodotto dell’inesauribile settore giovanile giallorosso, visto che è stato dato mandato a un’importante agenzia internazionale di vendere il ragazzo sul mercato inglese per una cifra intorno ai diciotto milioni? Noi facciamo fatica a capire. Ma magari sarà un problema nostro.