Il Messaggero (S. Carina) – Questione centrale. Non è soltanto un gioco di parole. Perché quella del difensore rappresenta sia una necessità che una volontà (di cambiare) da tempi non sospetti. Addirittura prima dell’ingaggio di Mou. Se è vero che il ciclone Special One ha cambiato alcune priorità nel mercato giallorosso (in arrivo Xhaka e Rui Patricio), questa rimane cristallizzata. La Roma cerca (almeno) un difensore centrale.
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Dei sei con i quali ha concluso la passata stagione, uno ha già salutato (lo svincolato Juan Jesus), un altro (Fazio) dovrebbe farlo a breve. Ne rimangono 4: Smalling, Mancini, Ibanez e Kumbulla. Per una squadra che gioca con la linea a 4 potrebbero bastare. Ma i movimenti sotto traccia del club giallorosso, lasciano intendere come le idee siano differenti.
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Qualche giorno fa Pinto ha avuto un incontro con il responsabile italiano della Muy Manero, indice di una sorta di working progress. Il profilo monitorato è quello di Botman, 20enne del Lille, protagonista dello scudetto vinto dalla squadra di Galtier. Piede mancino, altro 195 centimetri, titolare dell’Under 21 Orange, ha una valutazione importante: 25 milioni. Altro nome sul quale la Roma si è informata da tempo è quello di Aké (City).
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Mou ha invece indicato Diego Carlos. Dopo una parenti al Porto B, è approdato al Siviglia. Una storia, quella del brasiliano, da raccontare: faceva il muratore e vendeva i ghiaccioli per aiutare la famiglia sino a 17 anni, prima di essere notato da una squadra di serie C (Madueira). Oggi costa 30 milioni. Mentre dalla Copa America rimbalza l’interesse per il nazionale dell’Ecuador, classe 2002, Hincapiè, non va persa di vista la pista che porta allo svincolato Maksimovic.