«Sei bravo jocatore ma gioca Totti…» . L’imitazione di Luis Enrique lo ha fatto ridere, dentro allo show dell’amico Fiorello che ha preso applausi in tv con 10 milioni di ascolti. Ma la realtà è molto meno piacevole per Marco Borriello, che un anno fa prendeva applausi all’aeroporto di Ciampino con una valutazione di 10 milioni di euro. Nella vita vera, con il Luis Enrique vero, la sua posizione nella Roma è diventata scomoda.
STALLO – Borriello è una collana d’oro che la squadra non indossa mai. Nelle prime dieci partite di campionato ha giocato solo due volte da titolare (con altrettante sostituzioni), per un totale di sei presenze e 202 minuti complessivi. Niente gol, ma due assist rabbiosi per Osvaldo (Roma-Siena) e Borini (Genoa-Roma) che sono molto più avanti di lui nelle preferenze dell’allenatore. Paradossalmente, è stato Borriello a migliorare i numeri dei suoi concorrenti. A testimonianza di una grande professionalità che tutti a Trigoria gli riconoscono. Ma nelle ultime due partite è andata addirittura peggio: Marco è rimasto a guardare. E ora sembra lontanissima dalla Roma e dagli schemi di Luis Enrique. «Con me giocherebbe sempre» ha detto Eusebio Di Francesco, allenatore del Lecce, abituato ad attaccanti di livello diverso. Però a Borriello le coccole non possono bastare, adesso.
RICORDI -Lo scorso anno, di questi tempi, aveva scalzato Totti dal ruolo di centravanti segnando 4 gol in serie A e 2 in Champions League. Tutto più bello. Lo volevano tutti i presidenti e tutte le donne. Adesso a desiderarlo sono rimaste soprattutto le donne: la sua ex fidanzata Nina Senicar, soubrette serba, ha rivelato in un’intervista a Vanity Fair che negli otto mesi della loro relazione c’era «una follia tutta fisica. Una specie di droga da cui non riuscivo a staccarmi. Escluso il sesso non avevamo niente in comune» . Passato, come la gloria nella Roma.
GENNAIO -Proprio per restituirgli importanza da calciatore si sta muovendo il manager, Tiberio Cavalleri, d’accordo con la società che sta cercando di tagliare i costi del personale. Ieri Cavalleri era in Francia, dove Paris Saint-Germain e Marsiglia in momenti diversi hanno manifestato interesse per Borriello. La Roma preferirebbe cederlo all’estero e a titolo definitivo, sempre che arrivino almeno 7-8 milioni per evitare minusvalenze di bilancio. Non è così semplice. In Italia il Milan lo riprenderebbe, forse, ma solo in prestito. Baldini e Sabatini cercano soluzioni più convenienti. E anche questo non è facile a causa dello stipendio da campionissimo: 5,4 milioni lordi a stagione fino al 2015. Anche confermando lo stesso contratto da gennaio, la società acquirente dovrebbe garantire a Borriello 13,5 milioni di euro. Molto per un affare di complemento delle grandi società, troppo per i sogni dei club di mezza classifica.
Corriere dello Sport – Roberto Maida
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