Fabio Borini si racconta. Il giovane attaccante, capace di conquistare a suon di gol un posto fisso nella Roma, potrebbe essere la rivelazione dei prossimi Europei. Il Ct Prandelli, infatti, più volte ha avuto modo di esprimersi positivamente sul ragazzo. Della sponda giallorossa della Capitale è diventato un idolo anche per quello che c’è intorno alle sue reti come, ad esempio, le esultanze con la mano a mo’ di coltello fra i denti («È il mio manifesto di vita: non mollo mai»). Ecco alcuni estratti dell’intervista:
IL MESSAGGIO DI BORINI AI GIOVANI – «Dico loro di non preoccuparsi se si sentono impazienti. Perché se a volte l’impazienza può essere un problema, in quanto ti porta ad aver fretta, è anche sinonimo di voglia: una spinta ad arrivare il prima possibile il più in alto possibile».
LA FORTUNA NEL CALCIO – «Non è che ne abbia avuta tanta. Diciamo che ho avuto la fortuna di fare le scelte giuste. L’ultima, lasciare Parma dopo due mesi per la Roma».
LA SCELTA DI BORINI – «Ho scelto Roma perchè la società stava costruendo una squadra giovane, con un allenatore giovane, dalla mentalità e dal gioco poco italiani. Si vede cheLuis Enrique è stato al Barcellona: ama attaccare. E non è il classico tecnico di casa nostra che si affida ai vecchi perché dei giovani non si fida. In Italia si ha paura che in campo sbaglino, perché il coraggio non viene perdonato, senza risultati».
Sportweek
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