Non basteranno per scrivere «Alla ricerca del tempo perduto» oppure per dipingere «Guernica» — Proust e Picasso potrebbero rimanerci male — ma nove ore d’impegno possono cambiare la vita. Chiedete a Fabio Borini, che scalpita già in vista dei 540 minuti (più recuperi) che restano da qui a fine campionato. D’altronde, superati i due infortuni muscolari che hanno frenato (appena) la sua annata, l’attaccante della Roma è sempre andato in accelerazione, tanto più adesso che — dopo la rivoluzione delle giornate — la squadra dovrà giocare (senza esserne felice) 4 partite in dieci giorni. Ma Fabio non molla. Non a caso i due obiettivi da raggiungere nelle ultime 6 partite sono chiari: conquistare un posto nella prossima Champions e convincere Prandelli a riservargli un posto per l’Europeo.
Dieci e lode Non è un mistero che il c.t. sia rimasto molto soddisfatto dall’esordio in Nazionale della punta giallorossa e adesso, vista l’infortunio di cui è rimasto vittima Giuseppe Rossi, le possibilità che Borini possa far parte del Club Italia crescono esponenzialmente. D’altra parte, per lui parlano i 10 gol (9 in campionato e 1 in Coppa Italia) segnati finora in 22 partite, di cui solo 16 giocate da titolare.
Riscatto estivo Forte di questi numeri e di un impegno che lo hanno fatto traslocare dall’Under 21 alla Nazionale maggiore, nessun sorpresa che la Roma abbia trasformato il prestito oneroso dal Parma (per 1,25 milioni) in comproprietà libera (aggiungendo 2,3 milioni). Il problema (si fa per dire) è che l’affermazione di Borini è stata così rapida e sorprendente da rendere più costoso del previsto acquistarne l’intero cartellino. Buon per la Roma che l’attaccante si trovi benissimo in giallorosso, straveda per la meritocrazia di Luis Enrique e veda il suo immediato futuro solo nella Roma. Ergo, per evitare rischi, possibile che già in estate il d.s. Sabatini lo riscatti dal Parma, che in ogni caso avrà fatto un ottimo affare.
Champions per Dedè Impressioni? Se la voglia della Roma sarà pari a quella di Borini, la caccia alla zona nobile sarà meno impervia di quanto si pensi. «Io ho due sogni: Champions con la Roma ed Europeo con la Nazionale. E non voglio arrendermi». Soprattutto adesso che, dopo aver saltato tre turni di campionato per infortunio, la squadra di Luis Enrique si gioca tutto allo sprint. Il futuro, d’altronde, passa anche dagli introiti della possibile Champions. Non a caso ieri i tam tam di mercato hanno avvicinato al club giallorosso 4 giocatori: Mario Gaspar, 21 anni, difensore del Villareal; Carlos Izquierdoz, 23 anni, difensore del Lanus; Marcos Arouca, 25 anni, centrocampista del Santos; Adrian, 18 anni, trequartista del Flamengo. La Roma al momento smentisce questo poker, mentre continua a valutare tre alternative per la difesa: Silvestre (Palermo), Rhodolfo (San Paolo) e Dedè (Vasco de Gama). Quest’ultima ha qualità innegabili, ma costa parecchio (si parte da 15 milioni). Come dire, meglio che Borini e compagni facciano la rimonta. Il futuro, in fondo, comincia adesso.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini