Il Tempo (F.Schito) – «Questa è l’ultima volta che parlerò in questa veste e sarò politicamente scorretto». Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, aveva dichiarato le proprie intenzioni in mattinata. L’ex centrocampista della Roma non ha avuto dubbi, schierandosi apertamente al fianco di Andrea Abodi, così come tutta la rappresentanza dei calciatori all’Hilton di Fiumicino che ha accompagnato ogni sua pausa con lunghi e rumorosi applausi. «Si può arrivare a incatenarsi davanti a questa Federazione per principio, ma ora vedo solo persone incatenate alle loro poltrone. È giusto che prima di entrare nell’urna ognuno possa guardarsi allo specchio, e anche dopo».
Il riferimento è chiaramente a Renzo Ulivieri: Tommasi, circa tre settimane fa, aveva twittato una foto di Ulivieri in catene con scritto «2011 incatenato per colpa di Tavecchio, 2017 spera in una sua rielezione. Renzaccio colpito dalla Sindrome di Stoccolma». La conferma di Tavecchio ha lasciato sgomento il numero 1 dell’Assocalciatori: «Non pensavo fosse possibile una rielezione con il voto degli allenatori e degli arbitri, invece così è stato. Tavecchio, invece che unire, ha solamente diviso».
Ad accendere la polemica ci aveva pensato anche il presidente del Coni, Malagò: «Con logiche di buon senso, ho cercato il più possibile un’unità per le candidature. Non è successo, è la vita. Di sicuro la Federcalcio ha un consiglio la cui rappresentanza della Lega Serie A, la componente che traina il movimento, è quantomeno zoppa. Invito la FIGC a fare una richiesta precisa perché la Lega, entro il 15 marzo, trovi una posizione sulla presidenza».