Paolo Bonolis, dopo le perplessità già espresse sulla sua partecipazione ai prossimi mondiali, e dopo il risultato di Inter-Roma, torna a parlare di Francesco Totti: «È un grandissimo campione, ha segnato la storia del calcio di questi anni, ma credo che in un torneo con partite così ravvicinate come il mondiale, ad un’età non proprio giovanissima, probabilmente sarebbe in difficoltà nel gioco di recupero palla, anche se sa farla girare», afferma Bonolis all’Adnkronos, dai campi rossi del Foro Italico dove sta partecipando all’iniziativa di salute e sport ‘Tennis & Friends’. Bonolis riassume tutto in un giudizio espresso con tono malizioso: Totti è «un monumento».
«Comunque non sono io il tecnico, il tecnico è Prandelli e prenderà le sue decisioni -prosegue Bonolis- ma, insomma, stiamo parlando di un monumento del calcio, mi sembra un ragionamento normale dire che se una persona ha superato i 37-38 anni in un torneo dove si gioca ogni due-tre giorni può avere delle difficoltà nel mantenere il ritmo che gli si richiede. Comunque il calcio in Italia è fatto così: qualunque cosa dici hai nemici da tutte le parti».
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