L’ex calciatore della Roma Zbigniew Boniek è intervenuto sulle frequenze di Tele Radio Stereo 92.7 per parlare dell’attuale momento dei giallorossi e delle polemiche sul VAR. Queste le sue parole a ‘La Signora in Giallorosso’:
Avevi pronosticato il 4-0…
Non avevo calcolato Nainggolan che gli regalava un gol. Ci credevo che la Roma potesse ribaltare la situazione, vedendo la partita poteva starci un 4-1.
Come esce la Roma da questa sconfitta?
Questa Champions League a Roma serviva, partecipare ed essere protagonisti nel calcio che conta è una cosa molto importante per società e tifosi. Dopo la partita i giocatori hanno affermato di voler tornare ai massimi livelli del calcio europeo e questo ne aumenta la consapevolezza. Bisogna stare più attenti fuori casa, perché specialmente in Champions ha preso troppi gol fuori ed ha perso con tutti. Quando perdi con Barcellona e Liverpool diventa difficile recuperare il risultato, ma complimenti alla Roma perché ha fatto una grandissima Champions purtroppo come spesso succede ci siamo fermati ad un passo dal traguardo.
Sei preoccupato dal VAR ai Mondiali?
Il problema è che la gente non capisce che cosa è il VAR. Si pensa che sia un supervisore che prenda tutte le decisione e non è così. In Europa ci sono stati degli errori su cui il VAR non poteva comunque entrare, come ad esempio il calcio d’angolo a favore del Marsiglia. E’ normale che ci siano delle polemiche, perché il calcio è questo, ognuno tifa la propria squadra. Il problema più grosso è per gli arbitri che andranno al Mondiale senza aver mai usato il VAR. Se il VAR ci fosse stato in Roma-Liverpool gli episodi sarebbero stati rivisti ma non è detto che le decisioni venissero cambiate. Gli arbitri avrebbero aspettato che gli venisse segnalato di andare a rivedere gli episodi sul monitor. Bisogna analizzare le cose con calma. Se sei un arbitro e convalidi un gol irregolare dopo averla rivisto sul monitor, hai finito la carriera. Il VAR in ogni caso dovrebbe correggere tutte le situazioni, qualsiasi fischio dell’arbitro può essere sottoposto all’attenzione del VAR e questo non sarebbe più calcio. La tecnologia è stata introdotta per aiutare a seguire in modo regolare un calcio più veloce, mentre gli arbitri hanno due occhi come 50 anni fa. Nonostante il VAR, ci possono essere comunque delle discordanze, in Inter-Juventus ad esempio il fallo di Pjanic è molto al limite e nonostante gli errori dell’arbitro la Juventus ha meritato di vincere quella partita. Tuttavia se su Pjanic la decisione fosse stata diversa magari il risultato sarebbe cambiato, gli errori però ci sono stati non solo da parte dell’arbitro ma anche da parte dell’Inter, bisogna fare tutte le valutazioni. In Roma-Liverpool ci sono dei dubbi sul secondo gol dei Reds, ma il VAR non interviene dove ci sono dubbi perché a quel punto è l’arbitro a dover decidere.