«Finora abbiamo scherzato, anche in questa tournée. Da adesso facciamo sul serio». Da Hoboken, nel New Jersey, Zdenek Zeman va oltre le sei vittorie di fila della Roma in questo precampionato. «Perché non siamo ancora pronti, ma lo saremo, ne sono convinto, per l’inizio del campionato». E’ la sua sfida. Alle rivali e ai detrattori.
Anche l’El Salvador, nazionale al sessantasettesimo posto del ranking Fifa, non è riuscita a fermare l’attacco giallorosso, anche se meno preciso del solito, nella notte all’Arena dei Red Bulls. Totti ha voglia e si vede perché gioca a tutto campo, Osvaldo e Bojan segnano e quello conta, Florenzi e Romagnoli sono giovani con il dna da titolari. (…) Il gol di Osvaldo dopo un minuto e 35 secondi, bello pure se poco zemaniano, contropiede su lancio di Burdisso e slalom prima del diagonale da destra verso sinistra. Ma dalla rete del vantaggio in poi si vede solo il copione del boemo. Il difetto si legge nella cronaca. Solo un gol. E’ vero che si contano anche la traversa di Florenzi, e nella stessa azione, una rovesciata di Osvaldo salvata sulla linea. Se la Roma non è concreta, rischia. E’ successo nella ripresa. Lobont sbaglia il tuffo sul suo palo sul tiretto di Gutierrez, l’El Salvador pareggia e può anche ribaltare il punteggio. S’inceppano, però, pure le punte della nazionale centroamericana. Il portiere rumeno si fa perdonare con un paio di interventi. Bojan, prima dell’espulsione di Tachtsidis, piazza il destro, pure lui come Osvaldo in diagonale, e firma il sesto successo consecutivo.
«Ho proprio fatto bene a restare alla Roma: mi diverto con questo spirito offensivo, penso che mi toglierò diverse soddisfazioni». Lo spagnolo è felice. Si gusta gli schemi d’attacco di Zeman. Sono su misura per lui. Piccolo e veloce. Taglia e segna, dribbla e parte. «Siamo stanchi per il lavoro fatto, ma sono convinto che saremo protagonisti. Giocare davanti è il massimo con questo sistema di gioco». Non è ruffiano, ma realista. Perché di spazio ne avrà anche lui. Proprio per le sue caratteristiche. E nonostante l’acquisto di Destro. «Di gol ne posso fare molti».
«Più scelta ho e più la squadra è competitiva» conferma Zeman. «Noi ancora abbiamo bisogno di lavorare. Per crescere tatticamente, tecnicamente e fisicamente. Venendo negli Usa abbiamo saltato qualcosa, ma recuperemo in Austria. Anche contro l’El Salvador mi è piaciuto solo il primo tempo. Abbiamo creato molto. Ma non mi preoccupa il calo nella ripresa. Soffriamo perché io devo fare tanti cambi e non sempre chi entra riesce subito a inserirsi come dovrebbe. Fin quando ci sono tutte quelle sostituzioni è chiaro che la squadra possa risentirne. A me, però, non importa: io devo farle per portare tutti allo stesso livello di condizione. Devo poter contare su tutti. Sempre. Anche perché durante la preparazione c’è chi sta meglio e chi soffre di più. Ai risultati, lo sapete, non do importanza. Sono, però, fin qui positivi e spero ci servano per acquistare consapevolezza». Si tiene stretto Osvaldo: «Lo conoscevo, mai avuto dubbi su di lui». Garantisce anche su Florenzi: «Continua a fare bene come l’anno scorso». La Roma stamattina sarà nella capitale: dopo tre giorni di libertà, i giocatori riprenderanno gli allenamenti mercoledì a Trigoria. Da giovedì il secondo ritiro, a Irdning, in Austria.