Al quarantottesimo della ripresa, quando Klose dai e dai ha trafitto Stekelenburg, Osvaldo, l’ex Cipolla che ambisce al ruolo di nuovo Re Leone, deve aver riflettuto sull’opportunità di quella maglietta. «Vi ho purgato anch’io», c’era scritto per festeggiare il quarto gol consecutivo. E c’era lo zampino di Totti, ovvio. Ispiratore, seppure a sua insaputa. Così almeno l’attaccante italoargentino racconterà alla fine del primo tempo: «Non me l’ha suggerita Francesco, l’avevo promessa io a lui». Ecco, magari l’amico Francesco poteva suggerirgli un pizzico di prudenza in più, Osvaldo, non trova? Dodici anni fa, era di aprile, Totti esibì la maglietta regina degli sfottò, quel «Vi ho purgato ancora», dopo aver segnato il 3-1 e ad un amen dalla fine delle ostilità, non al 5′ del primo tempo! Mancava un’eternità ieri sera, poteva succedere ancora di tutto, e infatti è successo. La storia non insegna niente?
Amarezza Unica scusante, l’inesperienza. Osvaldo era al primo derby romano della sua carriera, e come lui molti suoi compagni. Nove esordienti in campo compreso Aleandro Rosi. Sarà anche per questo che la Roma si è fatta beffare nel finale, quando il pareggio sembrava già scritto? Un peccato di gioventù, diciamo. Che però fa mancare alla Roma l’ascensore per l’alta classifica. Era una buona occasione, è stata sprecata, resta un magone grande così. «Davvero — ammette Bojan, sconsolato —: nel primo tempo siamo stati superiori alla Lazio, potevamo raddoppiare, avremmo chiuso la partita, e invece l’espulsione di Kjaer all’inizio della ripresa ha complicato i nostri piani, abbiamo perso tranquillità, non è facile affrontare un derby in inferiorità numerica. Peccato, ci tenevamo tanto a vincere». Amarezza, ma la fiducia nel futuro resta intatta. «Sì, perché abbiamo dimostrato che quando si gioca a calcio siamo superiori: dobbiamo continuare su questa strada, il campionato è lungo e possiamo giocarci ancora le nostre carte».
Piove sul bagnato Sarà stata pure colpa di una giornata storta, di 16 ottobre la Roma non riesce proprio a battere la Lazio: nei due precedenti aveva rimediato un pareggio e un’altra sconfitta. Solo bocconi amari. Ieri ha rimediato pure un paio di pestoni: Rosi ha abbandonato l’Olimpico sulle stampelle e con un tutore dopo la distorsione alla caviglia sinistra, Heinze, uno dei migliori in campo, è uscito zoppicante per una contusione, pure lui alla caviglia, che oggi verrà valutata dai medici della Roma. Come dire, piove sul bagnato.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese
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