La Repubblica (F. Ferrazza) – Ventiquattro anni, solamente tre partite saltate in campionato, e la consapevolezza per Fonseca di aver trovato un leader. Dentro e fuori dal campo. Il profilo di Gianluca Mancini si definisce nitido all’interno di una Roma alla ricerca di personalità da consolidare, dando continuità a un progetto tecnico avviato in questa stagione dai Friedkin.
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Quattro gol – l’ultimo quello che ha regalato la vittoria di misura ai giallorossi contro il Genoa – e il consolidamento come uno dei difensori della serie A più coinvolto nella fase offensiva. Mancini arriva subito Toloi, Djimsiti e Danilo, dimostrando personalità e sicurezza, caratteristiche che l’hanno fatto entrare di diritto nelle gerarchie della fascia da capitano facendo innamorare di lui i Friedkin.
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I nuovi proprietari del club di Trigoria hanno chiesto a Pinto di lavorare sulla blindatura contrattuale del ragazzo (che piace molto a Inter e Juventus, in Italia) insieme a quella di Pellegrini. Fonseca deve arginare le difficoltà realizzative dell’attacco. Dzeko sta cercando di recuperare la trasferta di Parma di domenica, e non ce la farà per l’Europa League. Giovedì la Roma giocherà l’andata degli ottavi contro lo Shakhtar Donetsk (ore 21), chiedendo gli straordinari a Mayoral.