Blatter interrogato? E dal Sudafrica: «Sì, pagammo 10 milioni»

Sepp-Blatter

La Gazzetta dello Sport (F. Licari) – Blatter contro il mondo. E soprattutto contro Platini che ha avuto «zero rispetto per me». Anche la figlia Corinna va in soccorso del papà vincitore: «Mai in un’elezione ha detto una parola contro un altro candidato». Ma la crisi dei rapporti personali, che sarà crisi Fifa-Uefa nell’immediato futuro, è niente rispetto alle conseguenze delle due inchieste parallele. Dal Sudafrica, per esempio, arriva l’ammissione che i 10 milioni di dollari sono stati pagati «ma non era una tangente». Come no. In Inghilterra le banche coinvolte aprono un’indagine interna. E c’è la possibilità che il presidente Fifa sia interrogato dagli inquirenti svizzeri.

«NIENTE WHISKY» Nella ricostruzione di Blatter, la famosa visita mattutina di Platini sembra una scena da film. Dice Blatter al Sonntagsblick: «La notte prima del voto, Platini ha scritto una mail a tutte le federazioni dicendo che dovevano votare contro di me e scegliere il principe Alì, nonostante l’Europa non avesse un proprio candidato. Giovedì mi ha chiesto un incontro, siamo andati nel mio ufficio, si è seduto e mi ha detto: “Prendiamoci un buon whisky fra amici”. “No, niente whisky, ma ti ascolto”, la mia risposta. E allora mi ha detto serio: “Sepp, fai il Congresso e alla fine annuncia le tue dimissioni, ti faremo una grande festa e potrai conservare il tuo ufficio qui alla Fifa”. C’è stato zero rispetto nei miei confronti». Allo stesso giornale ha parlato Corinna: «Papà non è un corrotto, non ha mai preso una tangente. Le critiche che lo hanno disturbato sono quelle personali, in particolare di Platini».

SUDAFRICA AMMETTE Tragicommedia a parte, dal Sudafrica, dal presidente federale Danny Jordaan, organizzatore del Mondiale, arriva al «Sunday Independent» una conferma: i 10 milioni di dollari sono stati pagati alla Concacaf, come dice l’Fbi. Solo che non si sarebbe trattato della tangente in cambio del voto per assegnare la sede, con pagamenti passati da conti Fifa: «Non ho pagato né preso mai una tangente in vita mia. Il pagamento risale al 2008, il Mondiale ci è stato assegnato nel 2004. Come potevamo aver pagato una tangente per voti a quattro anni di distanza?». Per gli inquirenti, Warner è stato pagato dopo perché al Sudafrica mancavano i fondi. Jordaan invece dice che quello era un «contributo» per lo sviluppo del calcio nella Concacaf.

SOLDI ALLE CAYMAN Per il «New York Times» ci sono interrogativi anche sui 2,2 milioni di dollari che da Zurigo, negli ultimi 13 anni, sono finiti alla federazione delle Isole Cayman per una nuova sede e due campi da calcio, in un Paese con 60mila abitanti. Dove però vive il vicepresidente Fifa Jeffrey Webb, ora agli arresti a Zurigo. A proposito di tangenti, le due banche britanniche coinvolte nel passaggio di denaro sospetto, Standard Chartered e Barclays, hanno dato il via a indagini interne.

BLATTER INTERROGATO? Lo scandalo ora può allargarsi dai componenti dell’Esecutivo alla Fifa stessa. Nei giorni scorsi sono stati interrogati dal pm di Zurigo i membri dell’Esecutivo non residenti in Svizzera: dallo spagnolo Villar al turco Erzik. Non è escluso che adesso gli inquirenti si rivolgano a chi vive tra Zurigo e Nyon, cioè Blatter e Platini. Di sicuro la Fifa è stata perquisita e sono stati prelevati documenti e file elettronici. Potrebbero essere ipotizzati i reati di amministrazione infedele e riciclaggio.

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