Blatter fa ricorso, Fifa nel caos: elezioni a rischio?

anja blatter

La Gazzetta Dello Sport (F. Licari) – Non sembra più un paradosso l’idea di spostare le elezioni Fifa. L’ipotesi si sta facendo strada e se ne parlerà all’Esecutivo straordinario di Zurigo il 20 ottobre. Non tutti sono d’accordo: ma la Fifa House sembra crollare come la Casa degli Usher, non per i fantasmi ma per gli scandali, e i vertici cercano di correre ai ripari. Con una mossa che potrebbe somigliare a quello che negli Usa è la «bancarotta controllata»: gestire la crisi, non d’insolvenza ma politica, e poi ripartire dopo un anno, forse due, con elezioni vere. Affidando intanto la presidenza di «salute pubblica» a una personalità indipendente perché, comunque, il calcio deve andare avanti. Non con Blatter, che ieri ha presentato ricorso contro i 90 giorni di sospensione inflitti dal comitato etico. Non con il sudcoreano Chung, per lui 6 anni di stop. E chissà se con Platini. La prossima settimana se ne capirà di più.

PRESIDENTI DA MICHEL – Giovedì 15 a Nyon, infatti, come annunciato l’altro ieri da Platini, si svolgeranno un’assemblea d’emergenza con i presidenti delle 54 federazioni europee e un Esecutivo straordinario. Carlo Tavecchio ne parla a Baku, alla vigilia di Azerbaigian-Italia, e nelle sue parole si sente l’imbarazzo: «Non posso giudicare solo leggendo i vostri articoli. Voglio sentire Platini difendersi alla riunione delle federazioni: dopo, potrò commentare. La nostra posizione non è cambiata, siamo tra le 49 federazioni che l’hanno sostenuto (si riferisce alle elezioni Fifa di maggio, ma il senso è quello, ndr)». L’Inghilterra è stata più decisa. Il presidente Van Dyke ha detto che «la FA ritirerà il suo appoggio se saranno dimostrati comportamenti non corretti di Platini».

BLATTER RICORRE – Blatter intanto non ci sta. Con un improvviso, neanche tanto sorprendente, cambio di programma ha deciso di ricorrere contro la sospensione. I suoi avvocati sperano in una risposta entro dieci giorni e si dicono pronti a mostrare le prove dell’innocenza. Nel ricorso, Blatter si lamenta di un trattamento «brusco e scorretto nei suoi confronti», visto che il comitato non lo ha neanche interrogato. Affiorano particolari sorprendenti, questi sì, sulle ultime ore di Blatter alla Fifa: il giorno in cui ha parlato ai dipendenti non ha mai scherzato e, dopo che è andato via, uno dei responsabili Fifa ha ricordato che probabilmente il «boss» non sarebbe rimasto a lungo. Il parlamentare svizzero Buechel, da sempre critico, ha rivelato che molti dipendenti lo hanno contattato per offrire documenti che attestano la difficile condizione della Fifa.

E ANCHE CHUNG… – «Un atto vergognoso»: così il sudcoreano Chung Mong-joon definisce la sospensione di 6 anni ricevuta dal comitato. Chung è pronto ad appellarsi al Tas contro una decisione basata «su articoli vaghi» del codice etico e con l’unico obiettivo di «sabotare la mia candidatura alla Fifa». Non si arrenderà presto. Intanto intervengono anche le Leghe e i club: la Epfl vuole un «governo transitorio, indipendente e credibile», l’Eca chiede che «le squadre abbiano un ruolo centrale nel processo di riforma». Ma tutto passa dal pm svizzero (Michael Lauber) e da quello americano (Loretta Lynch). E si parla di nuovi arresti in arrivo.

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