Ci vuole calma e sangue freddo. Così almeno la pensano alla Roma dove non c’è stata né la fumata Blanc né altre fumate di qualsivoglia colore. Sfumato Allegri, e in quel modo, il club giallorosso nella persona del suo direttore sportivo Sabatini, ormai senza più la figura di Baldini al suo fianco, ha deciso di prendersi tutto il tempo necessario per fare la scelta giusta, per non sbagliare l’allenatore per la terza stagione consecutiva.
CHI SCENDE E CHI SALE – Ieri a Trigoria c’era lo staff al completo, in costante contatto con Pallotta a Boston, tranne Walter Sabatini, errante non si sa bene dove ma sempre di ritorno a Roma in serata. Si è parlato dei due francesi nel centro intitolato a Fulvio Bernardini, di Blanc e Rudi Garcia, con i quali Sabatini ha raggiunto un accordo di massima rispettivamente lunedì e martedì scorso. Della loro disponibilità e dei loro profili tecnici e caratteriali. L’impressione era che ieri si sarebbe fatta la scelta decisiva, con tanto di annuncio. Niente di tutto questo (…). C’è soprattutto la suggestione Mancini a far discutere, a Trigoria come in città. Come se il suo nome fosse stato gettato in pasto ai media per capire cosa ne pensasse la piazza, visto che Mancini ha anche un passato laziale. Quasi a sorpresa il tam tam della minoranza attiva della tifoseria ha promosso in maggioranza il Mancio. (…)
DIFFICOLTA’ – Per arrivare a Mancini però, ci vorranno tempo e denaro. Perchè una trattativa diretta con il tecnico ex City fino a ieri sera non era stata ancora imbastita e perchè Mancini, intrigato dal mistero Roma, chiederebbe cifre superiori a quelle immaginate fin qui dalla Roma come budget, e un mercato che porterebbe via almeno una quarantina di milioni. Insomma, se la Roma vuole Mancini, Pallotta e Unicredit dovranno rifare i conti daccapo e valutare se il gioco vale la candela. A garanzia lo spessore nazionale e internazionale del tecnico di Jesi.
ALTRE SCELTE – Tornano in pista tutti i nomi gettonati nei giorni scorsi. Ce n’è per tutti i gusti. Lo straniero a muso duro: Bielsa; l’italiano romano e romanista, Colantuono; l’olandese volante, Rijkaard; il parmigiano doc, Pioli. A parte il “loco” Bielsa, che ha fatto scappare il Santos chiedendo quattro milioni a stagione, tutti gli altri costerebbero molto meno di Mancini e non è detto che la scelta finale non debba tener conto anche di questo. Tardi per tardi, purché sia quella giusta.
Corriere dello Sport – R.Boccardelli